Due caffè macchiati 24 euro. È accaduto in un bar di Venezia, dove la malcapitata – una professoressa padovana – ha deciso di denunciare l’accaduto prima a La Nuova Venezia, poi anche su Facebook: “Giovedì 9 giugno ero a Venezia con un’amica per una passeggiata – inizia così la lettera-denuncia – Entriamo al bar “Rivo Alto”, sono le 18.30 e ordiniamo due macchiatoni che consumiamo al banco. Mi accingo a pagare e vedo che il conto è di 24 euro!12 euro a macchiatone”.
“Ero scioccata”
“Ero scioccata”
A distanza di qualche giorno però, Luisa Antonini – questo il nome della professoressa – decide di raccontare l’episodio perché si sente letteralmente vittima di una truffa: “Ho pagato – scrive – perché ero scioccata. Ho sentito che era una truffa ma ci sono rimasta così male che non sono riuscita a reagire. Che vergogna e ho bisogno di dirlo e di denunciare questo comportamento”, ha aggiunto la donna che ha spiegato anche aver provato a contattare il locale, senza riuscirci. Ma è andata a sbirciare il sito e sul menù il caffè costa tre euro. Non dodici.
La spiegazione del gestore del bar
Dopo le polemiche il gestore del bar prova a spiegare l’accaduto: “La nostra clientela è veneziana – dice al Corriere del Veneto – non abbiamo menù per turisti, non vorrei che la signora abbia pagato lo scontrino errato perché da noi un macchiatone al tavolo viene 3 euro, 1,20 al bar. I prezzi sono tutti esposti”.