Un bilancio agghiacciante quello relativo alle morti bianche in Calabria nella sola giornata di oggi. Dopo la notizia di stamattina, che annunciava la morte di un lavoratore vibonese, arriva una seconda tragedia nel cosentino. Tempestive le reazioni di sindacati come Cgil, ma anche dalla politica, con la nota diffusa dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
Cgil Area Vasta: “Serve diffondere la cultura della sicurezza”
Cgil Area Vasta: “Serve diffondere la cultura della sicurezza”
Le notizie relative ad incidenti in cui lavoratori e lavoratrici perdono la vita a causa della mancanza di sicurezza sui luoghi di lavori diventano drammaticamente sempre più frequenti. A perdere la vita, oggi, un uomo di 54 anni originario di Soriano, nel vibonese, a causa di una caduta dall’alto che non gli ha lasciato scampo; e un uomo di 41 anni nel cosentino: due vite interrotte, due famiglie distrutte dal dolore alle quali la Cgil esprime profondo cordoglio e si rende disponibile per ogni attività di tutela, una volta chiarite le dinamiche dei tragici incidenti da parte delle autorità competenti”. E’ quanto afferma Nadia Fortuna, segretaria confederale Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo con delega alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. “La Cgil ribadisce la necessità di diffondere la cultura della sicurezza: la formazione è prevenzione e la prevenzione si attua attraverso la conoscenza dei rischi sul lavoro. Serve una formazione mirata e trasparente – sottolinea Nadia Fortuna -. La formazione deve riguardare prima di tutto datori di lavoro che molto spesso adibiscono a mansioni molto pericolose lavoratori assunti senza l’accurata e necessaria esperienza – afferma ancora Fortuna – tutto questo accade a pochi giorni dalla grande manifestazione su salute e sicurezza che si terrà a Roma il 24 giugno. Mai come in questa fase i continui infortuni mortali sono al centro della nostra azione sindacale perché tutto ciò non può e non deve accadere”
Mancuso: “Una strage inaccettabile”
“Non si può morire mentre si lavora”. Questa la prima reazione a caldo di del presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso. “Ogni richiesta per il rispetto delle norme sulla sicurezza rischia di essere vana, se poi non si dà seguito con provvedimenti puntuali e controlli rigorosi. E ogni parola rischia di apparire retorica, dinanzi alle vite stroncate dei lavoratori Vito Farina e Marco Romeo, nel Vibonese e nel Cosentino. Esprimo il cordoglio del Consiglio regionale alle loro famiglie, sicuro che gli organi preposti sapranno accertare le dinamiche della tragedia. Le vittime sul lavoro in Italia sono una strage inaccettabile. Una cifra allarmante e dinanzi alla quale non ci si può assuefare”
Le sigle di Cgil Calabria annunciano assemblee e momenti di confronto
Cgil Calabria, Fiom Cgil Calabria, Fillea Cgil Calabria e Filcams Cgil Calabria unitamente alle strutture territoriali, hanno annunciatoì assemblee nei luoghi di lavoro e momenti di confronto. “Ancora una giornata triste per la Calabria. Siamo vicini alle famiglie dei due operai morti a San Lorenzo del Vallo e Gerocarne nell’ennesimo incidente sul lavoro esprimendo loro la nostra solidarietà. Tragedie come queste non dovrebbero mai avvenire, eppure da gennaio ad oggi in Calabria le morti bianche si stanno susseguendo rapidamente”. Queste le parole affidate a una nota dai segretari generali Angelo Sposato (Cgil Calabria), Umberto Calabrone (Fiom Cgil Calabria), Simone Celebre (Fillea Cgil Calabria) e Giuseppe Valentino (Filcams Cgil Calabria). “Auspichiamo che presto si faccia luce su quanto accaduto andando ad individuare le eventuali responsabilità. Non si può perdere la vita lavorando, non è degno di un paese civile. Ecco perché siamo convinti che molto ci sia da fare andando ad incidere sia sulle aziende che sugli stessi lavoratori affinché si arrivi ad una piena consapevolezza e rispetto della cultura della sicurezza sul lavoro. Nelle prossime settimane ci recheremo su diversi luoghi di lavoro nei territori per parlare di prevenzione, per sensibilizzare e informare affinché si adotti un approccio a queste tematiche che non si riduca ad un semplice rispetto delle norme. Allo stesso tempo ci auguriamo che possano aumentare gli Ispettori del Lavoro che in Calabria sono al momento notevolmente al di sotto del fabbisogno, rendendo questo delicato e necessario compito sempre più difficile da svolgere”.