Masih Salemm il giovane pakistano condannato a venti anni di reclusione per il duplice omicidio avvenuto in Catanzaro all’interno del maneggio “Valle dei Mulini” ha proposto appello avverso la sentenza di condanna. Il difensore di Masih, l’avvocato Vincenzo Savaro ha nei giorni scorsi depositato l’atto di appello lamentando innanzitutto la mancata rinnovazione della perizia che aveva dichiarato l’imputato capace di intendere e volere al momento dei fatti e lamentando inoltre l’eccessività della pena. Secondo il difensore le modalità del grave fatto di sangue ed il comportamento successive dell’imputato meritavano un approfondimento peritale che in primo grado sarebbe stato molto superficiale.
L’efferato omicidio e il processo di primo grado
L’efferato omicidio e il processo di primo grado
I fatti risalgono al dicembre del 2021 quando nel maneggio cittadino “Valle dei Mulini” un ragazzo pakistano, che era stata assunto con mansioni di stalliere, si è avventato contro due frequentatori colpendoli ripetutamente alla testa con un badile provocandone così la morte. Anche una donna che si era avvicinata a soccorrere uno dei due uomini è stata raggiunta da un colpo al braccio. L’evento ha scosso l’intera città sia per la particolare violenza che aveva caratterizzato l’azione delittuosa sia perché le due vittime erano persone conosciute e stimate da tutti. Nel processo di primo grado celebrato nelle forme del rito abbreviato vi era stata la costituzione di parte civile dei familiari delle vittime difesi dagli avvocati Armodio Migali e Silvana Aversa . Il processo si è dilungato in più udienze anche perché il giudice, su richiesta della difesa dell’imputato, aveva disposto una perizia psichiatrica all’esito della quale l’imputato è stato dichiarato capace di intendere e volere. Tali conclusioni non sono evidentemente condivise della difesa che ha presentato appello. Mashi Salemm è comunque detenuto in carcere sin dal giorno del grave delitto.