C’è anche un agente di Polizia penitenziaria tra le persone coinvolte nell’operazione della Polizia di Stato conclusa oggi a Catanzaro (LEGGI QUI). Si tratta di Domenico Sacco, 57 anni, residente nel comune capoluogo di regione, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini hanno permesso di ricostruire che l’agente, in servizio presso la casa circondariale di Catanzaro, si sarebbe reso disponibile nei confronti di alcuni indagati, per veicolare messaggi e direttive in entrata ed in uscita dall’istituto penitenziario. Secondo quanto si legge sul capo di imputazione Sacco sarebbe stato a disposizione del gruppo criminale e, in particolare, “egli – scrivono i pm – riceveva sistematicamente somme di denaro dai Passalacqua sia per consentire l’ingresso oggetti per Giovanni Passalacqua, detenuto a Siano, sia per consentire le comunicazioni concernenti il traffico di stupefacenti tra Giovanni Passalacqua e i sodali liberi e per tranquillizzare Ivan Rossello dopo il suo arresto affinché questi non collaborasse con la giustizia”.
L’inchiesta della Dda di Catanzaro
L’inchiesta della Dda di Catanzaro
L’inchiesta ha evidenziato l’operatività, nella città di Catanzaro, di un’organizzazione criminale di tipo mafioso, riconducibile a soggetti della comunità di origine rom, stanziali nella zona sud della città, ricostruendone l’organigramma, con i ruoli dei vari associati, nonché le diverse attività illecite poste in essere, rispettivamente, dagli indagati, e i vari settori di operatività, capaci di condizionare le attività economiche delle persone offese.
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