E’ giallo sul cadavere di una donna fatto a pezzi in 15 parti e sfregiato con il fuoco

Prima di smembrarlo, al cadavere è stato dato fuoco. Riscontrati anche segni di congelamento
arrestato un 40enne a badolato

Un corpo decapitato e sezionato “in maniera chirurgica” in 15 piccoli pezzi, sistemati in quattro sacchi di plastica neri posizionati sul ciglio di un burrone “perché qualcuno li trovasse, altrimenti li avrebbero gettati molto più in basso”. Sono i dettagli drammatici delle indagini sul cadavere di donna rinvenuto lunedì a Borno, nel Bresciano. Il responsabile avrebbe tentato di dare fuoco ai resti della vittima, senza però riuscirci. A quel punto avrebbe deciso di smembrare il corpo e di nasconderlo nei sacchi, conservandolo probabilmente per un certo tempo in una cella frigorifera. I resti avrebbero infatti riportato segni di congelamento.

Come riporta Il Giornale di Brescia, i resti della donna sono stati abbandonati nei primi metri di una scarpata all’altezza del cartello stradale che segna il confine tra Brescia e Bergamo, lungo una strada di passaggio che oltre alle due province collega anche due valli: la Valle Camonica e la Val di Scalve. È stato un passante a compiere la macabra scoperta, allertando immediatamente le forze dell’ordine e dando il via a un’inchiesta per omicidio. “Un’indagine che deve partire da zero”, fanno sapere gli inquirenti che non possono escludere nulla. A oggi non ha infatti un’identità il corpo di una donna sezionato e diviso in quattro sacchi, e irriconoscibile in volto perché il viso risulterebbe sfregiato dal fuoco. Lo smalto viola ritrovato sulle unghie di un mano, rimasta intatta, hanno fatto subito pensare a una donna.

“Precisione chirurgica”

Dalle indagini emerge che il corpo è stato tagliato in 15 pezzi piccoli e tagliati con una precisione chirurgica, in modo netto. “Piedi, mani, braccia, gambe e addirittura lo sterno sezionato”. Un dettaglio che ha indotto gli inquirenti a parlare di “mano esperta”. Dai primi accertamenti, sembra che la vittima abbia tra i 35 e i 50 anni, con carnagione chiara e capelli neri.

Resti bruciati e poi congelati

I primi esami medici hanno confermato il sesso della vittima, ma non hanno potuto stabilire la data del decesso. Il cadavere risulterebbe infatti in uno stato di conservazione ritenuto buono, al punto che chi indaga ipotizza addirittura che i resti umani siano stati congelati. E non perché esposti alle intemperie e al freddo dell’inverno, ma perché tenuti in ambienti freddi (come una cella frigorifera).

Proseguono le indagini

Secondo i primi controlli, non risulterebbero recenti denunce di donne scomparse tra Brescia e Bergamo. Gli investigatori non escludono tuttavia che il delitto sia avvenuto anche in province diverse e sia stato scelto questo spicchio di terra bresciana solo per occultare il cadavere. Lungo una strada interna frequentata solo da locali e “dove la notte una persona può fare qualsiasi cosa perché non passa anima viva”, raccontano i residenti.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Il 53enne continuava a mandare messaggi minatori alla donna che nel frattempo si era trasferita in un'altra cittadina
Stesso copione del derby: Iemmello in gol nel primo tempo, Biasci a inizio ripresa. Il gol di Stulac fa tremare i giallorossi nel finale
Un interrogatorio fiume fatto di risposte, ma anche di pause lunghe, silenzi e lacrime
Un 50enne, di origine straniera con cittadinanza italiana, è accusato di stalking e atti persecutori
La donna, affetta da rettocolite ulcerosa, è deceduta nel poliambulatorio di Gastroenterologia
Filippo Turetta avrebbe abbandonato il corpo della studentessa sulle sponde del lago di Barcis, dove poi è stato ritrovato, quando era già deceduta
la Procura ha aperto un fascicolo iscrivendo, come da prassi, alcuni sanitari sul registro degli indagati
Nell’inchiesta sono indagati l’amministratore della casa di cura, la direttrice e il responsabile amministrativo
Annullato il sequestro preventivo dell’impresa (e del complesso dei beni aziendali) di Paolo Ripepi
Un 76enne probabilmente morto per cause naturali, la moglie forse vittima di un incidente domestico
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved