di Antonio Battaglia – E’ stato finalmente rotto il tabù trasferta, dopo oltre un anno. La rabbia accumulata dopo la sconfitta di Potenza, alimentata inoltre dallo stop dovuto al maltempo, si è riversata oggi sul terreno del bellissimo Sicula Trasporti Stadium: 2-7 da paura, risultato storico per una formazione destinata a fare la storia del club.
Con la maturità degna delle grandi, la Vibonese ha oggi stravinto lo scontro diretto con una squadra reduce da un incoraggiante bottino di cinque punti in quattro gare. Mai una flessione, mai un attimo distrazione: i ragazzi di Modica hanno dato prova ancora una volta di poter competere per i playoff. Una squadra tosta e quadrata, che macina record giornata dopo giornata. E’ Modicalandia, questa volta per davvero.
Con la maturità degna delle grandi, la Vibonese ha oggi stravinto lo scontro diretto con una squadra reduce da un incoraggiante bottino di cinque punti in quattro gare. Mai una flessione, mai un attimo distrazione: i ragazzi di Modica hanno dato prova ancora una volta di poter competere per i playoff. Una squadra tosta e quadrata, che macina record giornata dopo giornata. E’ Modicalandia, questa volta per davvero.
Prima frazione a senso unico, con gli ospiti che regalano da subito spettacolo a dispetto di una Sicula molto timida e confusionaria. La prima svolta del match arriva al 9′: ottimo passaggio filtrante di Prezioso per Bernardotto, che fulmina poi Nordi con un preciso diagonale destro. La Leonzio prova ad entrare in partita, rischiando di pareggiare i conti con Bariti, ma deve sbattere contro l’organizzazione solida e puntigliosa costruita da Modica.
Al 21′ inizia lo show di Berardi, che sfrutta un errore a centrocampo di Esposito e spiazza Nordi con un preciso destro. La doppietta del nazionale sammarinese, siglata al 38′, viene seguita sessanta secondi dopo dall’incredibile poker di Petermann, che raccoglie un assist di Emmausso e deposita a porta praticamente sguarnita.
Nella ripresa va in scena lo stesso copione, ma l’inizio è incoraggiante per i siciliani: dopo un solo minuto, il neoentrato Scardina raccoglie un cross dalla destra e manda il pallone sulla traversa. La Sicula sembra aver cancellato il disastroso primo tempo e imposta finalmente il proprio gioco, sfiorando tra il 48′ e il 50′ il gol con Scardina e Bollino. Gli sforzi dei ragazzi di Bucaro vengono premiati al 55′, con un calcio di rigore realizzato da Bollino.
La Vibonese allora rientra violentemente in partita e cinque minuti dopo ristabilisce le distanze con la rete di Malberti, influenzata dall’ennesimo pasticcio difensivo dei padroni di casa. Ping pong, sul ribaltamento di fronte la Sicula scardina il meccanismo difensivo rossoblu e trova il 2-5 grazie al gol di testa da parte di Grillo.
La difesa siciliana, però, non riesce a trovare precisione e al 69′ regala la sesta rete ad Emmausso, il quale non deve far altro che depositare in rete. A questo punto, la Sicula Leonzio esce di scena e offre libertà d’iniziativa alla Vibonese, che non trova pace e condanna gli avversari al definitivo 2-7: Nordi respinge male il tiro di Tumbarello, Prezzabile raccoglie poi di testa e manda il pallone in rete.
Inutili gli imprecisi tentativi finali della formazione bianconera, costretta a rimediare la più larga sconfitta nella storia del club. Dall’altra parte c’è una Vibonese sempre più bella, sempre più nell’occhio del ciclone. E non è finita qui.
Redazione Calabria 7