Elettrodotto in Calabria: i cavi non saranno interrati, si monitorerà l’inquinamento elettromagnetico

I residenti: "Siamo preoccupati, i cavi dell’alta tensione a 50 metri dalle abitazioni non sono stati interrati. Serve tutelare la salute"

Si è tenuto al Comune di Montalto Uffugo, nell’hinterland di Cosenza, un incontro tra l’amministrazione comunale, l’Arpacal Calabria e Terna la società che gestisce la rete elettrica nazionale. “Alla riunione – spiega un comunicato – è stato presente anche il commissario straordinario dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, ed è stata l’occasione per concretizzare il percorso intrapreso nel 2019 (promosso dall’onorevole Anna Laura Orrico) dalle parti coinvolte, prima dello scoppio della pandemia, finalizzato a effettuare le attività di monitoraggio e rilevamento dei campi elettromagnetici prodotti dall’elettrodotto “Laino-Feroleto-Rizziconi” nelle frazioni di Pianetta e Lucchetta. Il costante dialogo e lo spirito di collaborazione messi in campo negli ultimi due anni, nonostante le limitazioni imposte dal Covid, hanno permesso di arrivare ad un importante passo in avanti. Durante l’incontro, infatti, il Comune, Arpacal e Terna hanno individuato la migliore e più efficace localizzazione delle centraline di monitoraggio, che a breve saranno installate nel territorio interessato dal passaggio dell’elettrodotto”. Le attività “rientrano nella Convenzione sottoscritta da Terna e Arpacal nel marzo del 2022 dopo una lunga attività di approfondimento e di istruttoria. Tutte le opere che Terna gestisce sul territorio nazionale, oltre 75.000 chilometri di rete elettrica, rispettano – è scritto – la normativa nazionale vigente in tema di campi elettrici e magnetici (D.P.C.M. 8 luglio 2003, in attuazione della L. 36/2001), tra le più stringenti al mondo sui limiti previsti per l’induzione magnetica”. L’Arpacal assicura che l’attività di monitoraggio e rilevamento “sarà svolta con la massima competenza e trasparenza dai tecnici coinvolti, al fine di andare incontro ai cittadini e assicurare il massimo livello di tutela”.

Il mancato interramento dei cavi

Il mancato interramento dei cavi

“Siamo seriamente preoccupati per il perdurare dell’annosa vicenda relativa ai cavi dell’alta tensione dell’Elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi, in particolare per il mancato interramento di tali cavi nei due brevi tratti che attraversano le frazioni densamente abitate di Pianette e Lucchetta, del Comune di Montalto Uffugo. In queste località, i cavi dell’elettrodotto, da 380 kw, passano a meno di 50 metri dagli edifici abitati”. Lo si legge in una nota a firma diForum Ambientalista Calabria,Comitato “Insieme per la Salute”, Medici per l’Ambiente – ISDE Italia – Sezione Calabria. “Una vicenda è scritto – che si protrae da troppi anni nella totale assenza di volontà e capacità di intervento, da parte delle Istituzioni preposte. Rimane la necessità di risolvere il problema e mettere così in sicurezza la salute di tanti nuclei familiari, tra cui quella dei soggetti più a rischio, bambini ed anziani, rispetto ai rischi ben noti e comprovati scientificamente dell’inquinamento elettromagnetico. Né può essere in alcun modo considerata risolutiva la notizia della possibile installazione di centraline di rilevazione dei campi elettromagnetici. Infatti, questo eventuale intervento, da un lato evidenzia che l’impegno non è rivolto a risolvere il problema ma solo a prenderne eventualmente atto e, dall’altro, denota la volontà di ignorare le reiterate perizie, su tutte la imprescindibile e perentoria Relazione Maggiolini-Di Massa del 2012, che nel corso degli anni hanno provato la presenza certa di campi elettromagnetici e l’altrettanta loro certa interferenza con la salute dei cittadini che vivono a ridosso di quella linea elettrica. Riteniamo perciò del tutto inutile tale eventuale installazione e suggeriamo al Comune ed a Terna di evitare di impegnare somme per tali interventi, investendoli, invece, assai più utilmente per procedere spediti all’interramento dei cavi, intervento ritenuto unanimemente, dai tanti tecnici che hanno affrontato la materia, modo certo per risolvere il problema alla radice”.

Serve tutelare la salute

Dal punto di vista giuridico, infine, le associazioni segnalano “che la Corte di Cassazione ha stabilito che rientra infatti nel potere dei giudici ordinare o accertare se, sulla base delle conoscenze scientifiche acquisite nel momento in cui si tratta di decidere, vi sia pericolo per la conservazione dello stato di salute nell’esposizione al fattore inquinante di cui si tratta, ancorché tale esposizione si determini nel rispetto dei limiti massimi stabiliti al momento della decisione”.Pertanto, “dopo tutte le determinazioni su tale vicenda, tra cui una mozione votata all’unanimità nel Consiglio regionale della Calabria, – si legge ancora – invitiamo tutti gli attori Istituzionali coinvolti ad intervenire, finalmente e concretamente, per mettere in atto tutte le iniziative volte a realizzare l’interramento dei cavi, l’unica soluzione ipotizzabile per porre definitivamente in sicurezza la tutela della salute dei cittadini interessati, in particolari quelli di Pianette e Lucchetta di Montalto Uffugo.La Cittadinanza Attiva – è infine scritto – continuerà in ogni caso con tutte le iniziative democratiche possibili per pretendere il rispetto e l’applicazione dei sacrosanti diritti sanciti dalla nostra Carta costituzionale”.

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