Elezioni a Cosenza, De Cicco candidato sindaco: “Discriminato perché sono un ragazzo di quartiere”

Il più giovane degli otto in lizza per la scalata di Palazzo dei Bruzi, attuale assessore alla Manutenzione, racconta la rottura con Mario Occhiuto

di Maria Teresa Improta – Francesco De Cicco è il più giovane dei candidati alla carica di sindaco della città di Cosenza. Ha 44 anni, proviene dai quartieri popolari di via Popilia e dal 2017 è assessore comunale alla Partecipazione e Manutenzione. Sostenuto da sei liste civiche (Cosenza Libera, Cosenza per il Sociale, Francesco De Cicco Sindaco, Popolo partite Iva, Sette colli e Si Amo Cosenza) composte da 192 aspiranti consiglieri afferma di voler collaborare con tutti i cosentini per costruire insieme la città del futuro. “Voglio risolvere i problemi oggi, non dopodomani. Ho iniziato questa avventura – spiega De Cicco – nel 2011 con la candidatura al Consiglio comunale in una lista civica. Vengo eletto con 330 voti e inizio a fare un mio percorso con tante difficoltà perché non avevo mai frequentato questo mondo politico. Mi sono appassionato al lavoro condividendo questo percorso con i cittadini nei vari quartieri e nel 2016 sono riuscito a creare una lista civica, Cosenza Libera, l’unica che non rappresentava il centrodestra, ma sosteneva Occhiuto. Ho appoggiato il sindaco nel progetto che lui aveva annunciato in campagna elettorale. Ci credevo in quel sogno, in quel civismo. Ho portato quasi 1700 voti sorpassando famiglie politiche che da 30 anni sono presenti in città. Stranamente all’inizio della legislatura sono stato l’unico bocciato dal centrodestra. Mi spettava l’assessorato per quello che avevo dimostrato sul campo, per i risultati ottenuti, ma mi hanno escluso e sono rimasto consigliere comunale”.

Lo rottura con Occhiuto

Lo rottura con Occhiuto

Non era una bocciatura fatta sul merito, – spiega il candidato sindaco De Cicco – ma perché sono un ragazzo nato a via Popilia, non sono figlio di nessuno. Una discriminazione orribile che mi ha motivato, ma è rimasta nel cuore. Rappresento tanti cittadini di quartiere, di periferia, è stata una mortificazione che non è stata fatta solo nei miei confronti, ma anche verso tutte quelle persone come me snobbate da questi personaggi che si sentono i padroni della città. Loro dalla gente come me vogliono solo i voti. Da lì nasce la scelta della mia candidatura a sindaco, (ho chiuso le liste già due anni fa), voglio abbattere questo muro alto chilometri che si frappone tra politica, amministrazione comunale e cittadini. Ormai i cittadini sono abbandonati a se stessi, questa è una città chiusa, morta, anche se è la più bella della Calabria. Manca di sicurezza, di approvvigionamento idrico, di gestione efficiente dei rifiuti. Parto dal basso proprio per migliorare questi e altri servizi basilari che i cittadini chiedono. I cosentini non pretendono altro, vogliono che qualcuno restituisca in servizi le tasse che pagano. E con una macchina amministrativa che funziona si può lavorare al servizio della collettività. Dopo due anni mi hanno assegnato l’assessorato perché avevano bisogno, erano in difficoltà sulla manutenzione, con le cooperative. Non c’era una figura che si occupasse delle strade, dell’acqua, c’era solo qualche delega. Mancava una persona come me che si alzava la mattina alle 7:00 e ritornava a casa alle 22:00 lavorando 15 ore al giorno e rispondendo a tutti i cittadini e risolvendo le varie criticità che si registravano dalle periferie alle contrade. Ho guadagnato l’assessorato sul campo, non mi ha regalato niente nessuno. Ho detto a Mario Occhiuto che non ero d’accordo con la chiusura di via Roma, di Viale Parco, il doppio senso di marcia su piazza Bilotti. Cose che non accettavo, su cui mi volevo confrontare, ma sono stato ignorato allora due anni fa ho deciso di non partecipare più alle riunioni di Giunta per lavorare esclusivamente nei quartieri. Non mi sono dimesso perchè non volevo voltare le spalle a chi mi aveva votato. Sto onorando ancora oggi questo mandato. Ho dimostrato che anche un ragazzo di periferia, una persona che viene dal basso può andare a ricoprire incarichi importanti, perché questi personaggi sono convinti che persone come me non ne hanno il diritto. Non acetto questo ragionamento. Non è così, chiunque può farlo, perché se i cittadini ti scelgono un motivo ci sarà, non sono pazzi. Sono stato corretto e coerente, sono stato invitato a ritirare la mia candidatura con minacce velate, ma non ho desistito perché non tradirò mai chi mi ha votato. Hanno abbandonato tutti la piattaforma che avevamo costruito, tranne il consigliere Pasquale Sconosciuto che oggi ci sostiene insieme a una squadra di persone valide e coraggiose”.

Metro e trasporti

“Il Parco del Benessere dove – ricorda l’assessore De Cicco – ancora oggi continuano i lavori, non è possibile smantellarlo e farlo tornare come prima. C’è un finanziamento in corso, con l’ultimo tratto che va completato. Bisogna ragionare con gli ingegneri dell’Università della Calabria che si occupano di viabilità, stiamo studiando una soluzione per ampliare la carreggiata e farla a doppio senso. Aggiungeremo due bretelle per evitare l’imbuto del traffico ai Due Fiumi: la prima su via Molinella, l’altra vicino al distributore di benzina. Ho già parlato con residenti e commercianti della zona, ci stiamo confrontando e potrebbe essere una buona soluzione. I varchi saranno eliminati sin da subito, mentre completeremo la strada che porta al ponte di Calatrava ferma da oltre tre anni. In più piazza Bilotti sarà a senso unico e cercheremo una soluzione per riaprire la piccola arteria che dall’autostazione sale verso via Simonetta. Per quanto riguarda la metro, come ho sempre detto, ho un progetto alternativo che collegherebbe anche Rende e riguarda il trasporto su rotaia da allestire sul tracciato della Calabro Lucana che ha più fermate in città: Vaglio Lise, Ecologia Oggi, Via Sprovieri, Due Fiumi, Casale. Non vale la pena distruggere Cosenza che conta poco più di 60mila abitanti per un progetto faraonico come quello della metrotramvia”.

“L’ospedale – afferma il candidato sindaco De Cicco – deve rimanere nella città vecchia, non possiamo pensare di rivitalizzare il centro storico togliendo servizi essenziali. Significherebbe dire ai residenti di Cosenza Vecchia: voi siete parte di un’altra città. I finanziamenti devono essere usati per ampliare la struttura esistente e creare una cittadella della salute che arrivi fino al Mariano Santo. È un concetto abbastanza semplice”.

Centro storico

“Per riqualificare il centro storico – secondo l’assessore Francesco De Cicco – dovremo usare con diligenza i 90 milioni di euro di fondi fermi ad oggi per litigi politici. Sono soldi che l’amministrazione aveva deciso di spendere nei beni di cui il Comune è proprietario. Non sono d’accordo, io li userei per acquisire quei beni abbandonati che cadono a pezzi e metterli in sicurezza. Gli immobili pericolanti sono il principale problema di Cosenza Vecchia. Ho in mente di creare una squadra di cooperative dedicata esclusivamente alla manutenzione del centro storico che giornalmente opera sui piccoli lavori e che dovrà intervenire per riparare dal primo all’ultimo sanpietrino. Ovviamente è una zona che bisogna riprendere anche commercialmente. Creare lì l’Università della terza età con i centri anziani, che molti cittadini propongono, potrebbe essere uno strumento per rivitalizzare l’area. Capisco la difficoltà di intervenire sugli edifici privati, cosa che non succede su via Popilia o via degli Stadi dove la maggior parte sono palazzine popolari di edilizia pubblica, ma non è impossibile”.

“Non voglio scendere a patti o fare apparentamenti con chi mi ha discriminato. A livello politico – chiarische Francesco De Cicco – mi conveniva dire a Occhiuto, come fanno gli altri: sindaco sei il migliore, tuo fratello vincerà alla Regione. Portavo in dote due/tre liste, vincevano al primo turno e chiedevo nuovamente l’assessorato. Non l’ho fatto. Anzi, ho rinunciato a quella poltrona. In un eventuale ballottaggio non mi sento di fare più accordi di collaborazione con questo modo di far politica. Mi hanno deluso. Ho visto assenza di umanità e tanta cattiveria nel centrodestra cosentino. Con un sindaco come me, invece, ogni cittadino sarà amministratore della città”.

Elezioni comunali a Cosenza, presentate 29 liste: tutti i candidati (NOMI)

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