L’ex Meetup Cosenza e Oltre a poche ore dal voto attacca Bianca Rende, candidata a sindaco di Cosenza sostenuta dal Movimento 5 Stelle. Gli amici di Beppe Grillo cui assemblee, prima di essere sciolte, rappresentavano i militanti grillini sul territorio, hanno rotto con una nota al vetriolo il silenzio mantenuto nel corso dell’intera campagna elettorale. “Abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere nei valori del M5S, così come furono declinati da Gianroberto Casaleggio, per tale motivo non riusciamo a comprendere come si sia arrivati a condividere la candidatura di Bianca Maria Rende alla carica di Sindaco del Comune di Cosenza. La Rende – denuncia l’ex MeetUp Cosenza – rappresenta tutto ciò che abbiamo sempre avversato. Non erano ammessi nel Movimento 5 Stelle i trasformisti ed adesso si sostiene un personaggio che è passato allegramente dall’MPA – il Movimento per le Autonomie fondato dall’ex presidente della Regione Sicilia Lombardo (poi arrestato e condannato in primo grado per mafia e sul quale pende ancora un giudizio di appello) rappresentato in Calabria, all’epoca, da Orlandino Greco e Agazio Loiero“.
Prima il Pd, dopo Italia Viva
Prima il Pd, dopo Italia Viva
“Costoro, affidarono a Bianca Rende la carica di coordinatrice regionale; dopo le vicissitudini del Lombardo opportunamente la Rende passa al PD. Inoltre, la Rende – dicono i grillini dell’ex MeetUp Cosenza – sostenne il “SI” al referendum costituzionale voluto da Renzi, suo modello politico mai rinnegato, infatti lo ha successivamente seguito poi in Italia Viva che è stata responsabile della caduta del governo Conte, criticatissimo dalla stessa Bianca Rende che oggi, invece, lo abbraccia con trasporto. Abbiamo sempre avversato chi vive di politica ed i furbi che vivono intorno alla politica: Bianca Rende, negli anni del suo “indipendente” operato politico, ancorché legittimamente, riceveva consulenze ed incarichi, opinabili per morale politica del Movimento delle origini. Il Meetup Cosenza e Oltre si dissocia, sia per Cosenza sia a livello regionale, formalmente e sostanzialmente da questa nuova amorfa creatura politica, da questo partito, il partito di Conte M5S 2050 non dissimile da tutti quelli che dovevano essere invece “educati” al rispetto dei diritti e della dignità dei cittadini”. Il rapporto di Bianca Rende con i grillini appare comunque solidissimo. A testimoniarlo sono i partecipati comizi di chiusura della campagna elettorale che si sono tenuti in questi giorni alla presenza dei parlamentari pentastellati.
Bianca Rende, la candidata sindaco di Cosenza che ha spaccato l’unità tra Pd e M5S