Emergenza coronavirus: “Necessario sospendere parzialmente le attività giudiziarie”

Astensione dalle udienze

“La situazione di emergenza sanitaria, purtroppo, negli ultimi giorni è gravemente precipitata a causa di una curva dei contagi che ha continuato a crescere esponenzialmente, senza che a ciò corrispondesse una implementazione organizzativa e gestionale da parte del nostro sistema sanitario regionale. Allo stato non risultano attivati neanche i protocolli per l’assistenza domiciliare ed i posti letto “ordinari” e di terapia intensiva e/o subintensiva sono sostanzialmente insufficienti rispetto al numero dei nuovi casi positivi giornalieri. In tale grave quadro sanitario ove tutti noi e le nostre famiglie siamo, oramai, direttamente esposti, le rappresentanze dello Stato hanno demandato ai singoli Uffici giudiziari la gestione di una situazione difficilmente controllabile per la natura e tipologia dell’evento pandemico. Per queste ragioni il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro e la Camera Penale “A. Cantàfora” di Catanzaro, ritengono di dover sollecitare alcune soluzioni a tutela della categoria e dei singoli operatori che interagiscono con la stessa avvocatura”. Lo afferma in una nota il consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro e la camera penale “A. Cantafora” di Catanzaro.

Riorganizzare le udienze

Riorganizzare le udienze

“Per questo – si legge in una nota –  unitamente alle altre associazioni forensi territoriali, chiederemo ai capi degli uffici giudiziari di rimodulare e rivedere l’organizzazione delle udienze, limitandone la trattazione soltanto a quelle urgenti, non differibili ed a quelle ove il rinvio potrebbe determinare grave pregiudizio per le parti. Manterremo, anche quei giudizi a trattazione scritta e/o da celebrarsi da remoto/collegamento a distanza (con il consenso e/o richiesta delle parti), ad eccezione dei processi penali, in cui le predette forme di celebrazione saranno subordinate al consenso/richiesta del difensore. Riteniamo che questo breve arresto parziale delle attività (non un blocco delle attività, ma una diversa organizzazione e distribuzione del carico dei ruoli) sia inevitabile per impedire al virus di continuare a diffondersi con una rapidità preoccupante. Mantenere l’organizzazione attuale delle celebrazioni delle udienze è allo stato altamente rischioso, tenuto conto della circolazione sempre più frequente di persone positive anche tra i singoli operatori e/o frequentatori degli uffici giudiziari, siccome anche provenienti da ogni parte d’Italia, così aumentando l’esposizione al virus. In attesa dell’adozione di provvedimenti che possano attuare le suddette cautele, il COA raccomanda ai Colleghi di limitare, nel loro stesso interesse, il più possibile l’accesso presso gli Uffici giudiziari, presso l’Unep e presso altri uffici soltanto per quelle attività urgenti o non differibili o per quelle soggette a termini decadenziali. Si consiglia, in generale, di limitare i contatti non necessari sia con i clienti che con terzi”.

In arrivo nuove convenzioni

“Il Coa di Catanzaro – conclude la nota – rimarrà a disposizione di tutti i Colleghi, anche di altri Fori (verrà attivato un servizio per le sostituzioni di udienza, a titolo gratuito) e, si premurerà di attivare nuove convenzioni per esami tampone e misure di salvaguardia ed a tutela dei Colleghi e di tutti gli operatori degli Uffici giudiziari. E’ un momento difficile che sapremo superare con il senso di appartenenza e con la solidarietà che ha sempre contraddistinto la storia dell’Avvocatura, poichè adesso è prioritario superare la pandemia, limitandone le conseguenze con senso di responsabilità che dovrà contraddistinguerci. Il Coa di Catanzaro, unitamente agli altri Consigli dell’Ordine d’Italia chiederà a Cassa Forense ed al Governo italiano di adottare misure concrete di sostegno economico e fiscale per la categoria forense che da circa dieci mesi subisce, come tutti i titolari di partita iva, gli effetti più devastanti del blocco delle attività economiche. Il Consiglio dell’Ordine e la Camera penale avvieranno tavoli di confronto con la magistratura e le componenti amministrative, al fine di agevolare una reciproca collaborazione necessaria per garantire i servizi di cancelleria e la celerità nell’adozione dei provvedimenti giudiziari e di liquidazione anche in materia di gratuito patrocinio”.

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