“In alcune nazioni europee la curva sta appiattendosi per cui immagino che l’andamento dell’epidemia potrà essere simile a quello dello scorso anno, per cui il picco ancora non è arrivato“. Queste le parole del professor Giorgio Palù, virologo e presidente dell’Agenzia del farmaco Aifa, nonché membro del Comitato tecnico-scientifico a Sky Tg24. “Tutte le misure prese dal Governo sono ispirate alla prevenzione dell’infezione. In questo senso l’obbligo vaccinale è certamente un’opzione che spetta comunque alla politica”, ha spiegato. “Credo che fare il tampone anche se si è vaccinati con tre dosi in occasione di grandi eventi sia una misura saggia – ha aggiunto il presidente dell’Aifa – così come il fatto di portare anche la mascherina all’aperto. Ci sono esigenze di sanità pubblica che precorrono quelle che sono le conoscenze: la politica deve intervenire prima“.
“Booster per under 18”
“Booster per under 18”
“Con la circolazione di Omicron probabilmente la dose booster sarà necessaria anche per gli under 18”, prosegue il virologo. In quanto alla possibilita’ della quarta dose, Palù spiega che sarebbe saggio “aspettare di capire l’impatto clinico della variante Omicron, comunque c’è la tecnologia per adeguare il vaccino alle altre varianti”.
Nel suo intervento ha toccato anche il tema della scuola. “Oggi l’incidenza del virus è soprattutto in età scolare con eccedenza di malattia più severa. Se dobbiamo allungare o no il periodo delle vacanze? Direi di sì se è possibile recuperarlo dopo. L’istruzione è importante ed è necessario non chiudere le scuole. Allungare le vacanze è una possibilità, ma è una scelta della politica”.
“La domanda delle domande”
“Quando raggiungeremo il picco è la domanda delle domande. Le variabili sono così tante da rendere impossibile una proiezione seria”. Così il direttore dell’osservatorio epidemiologico sul Covid all’Università di Trento, Roberto Battiston, in merito ai numeri della pandemia. “Ma nemmeno questi riescono a fornire uno scenario affidabile. Siamo ancora lontani dal picco e – conclude il professore in un’intervista al Corriere della Sera – questo al netto della variante Omicron che è da vedere che impatto avrà qui”.