Emergenza sanitaria, “Difendiamo l’ospedale” presenta un esposto alla Procura di Catanzaro

non vaccinate

“Stanchi della continua e gravissima situazione in cui versa la sanità calabrese, con esposto depositato presso la procura di Catanzaro, chiediamo che venga fatta luce, una volta per tutte, su ritardi, negligenze e inadempienze che caratterizzano la nostra sanità e vengano individuate e ricercate le responsabilità tra coloro i quali hanno omesso di adottare atti e condotte, necessari e dovuti, per tutelare la salute dei cittadini calabresi”. Lo scrive in una nota , il comitato “DifendiAmo l’ospedale”.

Abbiamo sentito solo proclami

Abbiamo sentito solo proclami

“Stanchi dei continui rimpalli, – si legge nella nota – è necessario, oggi più che mai, richiamare ognuno alle proprie responsabilità perché non possono essere sempre i cittadini a subire. Quali interessi si celano dietro la Sanità calabrese che impedisce e blocca anche la nomina di un commissario ? Oggi che il numero dei ricoverati aumenta, come aumenta il numero delle persone decedute, non si può continuare a essere complici di tutto ciò, dai ritardi nell’individuazione delle strutture per i pazienti Covid positivi al numero ridotto delle Usca attivate, dal mancato processamento dei tamponi all’allestimento degli ospedali da campo, dalle mancate assunzioni ai fondi non spesi.  Da tempo osserviamo inetti questo non fare nulla, come se il Covid avesse il tempo di attendere. Solo proclami. Nel caso dell’ ospedale di Locri, in particolare, si è passati dal sopralluogo per l’allestimento dell’ospedale da campo al cambio di rotta, individuando un’area, oggi adibita a uffici, certamente più adeguata ad affrontare la situazione di emergenza. Da qui, con tutto il tempo avuto nei mesi scorsi, dovrebbero iniziare i lavori di adeguamento. Quando il Covid avanza, noi ancora dobbiamo iniziare i lavori!! Cosa è stato fatto in tutti questi mesi ? Quanto ancora deve essere calpestata la nostra dignità?”

Non lasciare soli i cittadini

“Oggi, – conclude –  di fronte ad una situazione drammatica, anche dal punto di vista economico e sociale, denunciamo sperando che chi di competenza ridia alla Sanità la tanta attesa legalità e ai cittadini la speranza.  Altre denunce presso le Procure, come si apprende dai giornali, arrivano dai singoli cittadini che, abbandonati a sé stessi, non hanno altra difesa se non questa. A tal proposito, ci chiediamo perché i sindaci dei 42 Comuni della Locride, che rappresentano la massima autorità sanitaria locale in ossequio all’ art. 32 della Costituzione, non assumano tutti assieme, con atto formale, analoga iniziativa, non lasciando così soli i propri cittadini. Questo sarebbe sicuramente un segnale forte e concreto per cominciare a dare una reale prospettiva di cambiamento a tutto un territorio”.

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