Il consigliere regionale calabrese del Pd, Carlo Guccione, ha parlato della situazione che riguarda l’emigrazione sanitaria.
“La drammatica situazione emersa solo oggi sull’emigrazione sanitaria passiva -ha detto all’Agi- dev’essere discussa con urgenza in Consiglio regionale
“La drammatica situazione emersa solo oggi sull’emigrazione sanitaria passiva -ha detto all’Agi- dev’essere discussa con urgenza in Consiglio regionale
E’ stato audito il direttore generale del Dipartimento Salute, Antonio Belcastro, che ha illustrato quello che e’ emerso nella Conferenza delle Regioni in merito all’emigrazione sanitaria passiva”.
Per lo stesso Guccione “la Regione Calabria, solo dopo 4 anni e mezzo dall’inizio di questa legislatura, ha inteso contestare alcuni aspetti dell’emigrazione sanitaria passiva calabrese nei confronti delle altre regioni facendo emergere alcuni evidenti distorsioni”.
“Per esempio e’ stato accertato che alcuni pazienti non residenti in Calabria hanno gravato sull’emigrazione passiva calabrese e, inoltre, migliaia di ricoveri di calabresi in altre regioni sono risultati inappropriati e quindi non potevano essere a carico della sanità calabrese regionale. Dopo una lunga trattativa e’ stato accertato un risparmio di 22 milioni di euro.
Ciò e’ avvenuto dopo quel minimo controllo che il Dipartimento Salute e la Giunta hanno effettuato, ma che dovevano e potevano esercitare in questi quattro anni e mezzo facendo risparmiare almeno 200 milioni di euro”.
Il disavanzo della sanità pubblica al 31 dicembre 2018 era di 215 milioni, già oggi e’ sceso a 120 milioni di euro. Vanno trovati -chiude il consigliere del PD- ulteriori 20 milioni per impedire che, per chiare responsabilità e un pressapochismo dilettantesco la Calabria rischia un’ulteriore penalizzazione per la sanità regionale”.