Equipe “Villa del Sole” pubblica studio su disciplina medica ai tempi del Covid

L’equipe di ortopedia operante presso la Casa di cura “Villa del Sole” di Catanzaro, costituito dai dottori Francesco Ranuccio , Filippo Familiari , Valerio Mastroianni , e Lorenzo Tarducci e guidato dal dottor Ermenegildo Giuzio , ha pubblicato, sulla più autorevole rivista ortopedica internazionale, “Journal of Bone & Joint Surgery ”, uno studio riguardo gli effetti del CoVid-19 sulla propria disciplina medica e chirurgica, dal titolo Disruptive effect of CoViD-19 on orthopaedic daily practice: a cross-sectional survey.

Lo studio, che rappresenta la prima indagine esplorativa (survey) condotta sull’intero continente, ha coinvolto 19 paesi europei, con lo scopo di evidenziare le misure messe in campo per contenere il contagio e per tornare prontamente a dare risposta ai pazienti ortopedici. I risultati mostrano che in tutta Europa l’attività ortopedica si è drammaticamente ridotta, garantendo perlopiù il solo trattamento delle fratture. Diverse sono le cliniche che hanno addirittura sospeso ogni attività. La rapidità con cui il continente è stato investito non ha permesso, infatti, la creazione di adeguate linee guida in tempi utili. A dura prova sono state messe anche le capacità di formazione specifica del personale sanitario coinvolto e la garanzia della protezione individuale, attraverso la fornitura di DPI. Nessuna uniformità è stata riscontrata nei criteri di esecuzione dei tamponi sul personale sanitario. Le consulenze telefoniche e la telemedicina sono diventati strumenti indispensabili, ma certamente alienanti e depersonalizzanti, cui la popolazione europea non è abituata. In questo contesto e a più di due mesi dall’inizio della più grande emergenza medica del dopoguerra, che ha messo a dura prova la tenuta del Sistema Sanitario pubblico e privato di molti paesi, il lavoro portato a termine dagli ortopedici di Villa del Sole acquista una particolare rilevanza scientifica e potrà fornire un utile e concreto contributo alla creazione di percorsi di prevenzione dell’infezione e trattamento dei pazienti, durante la convivenza con il virus.

Lo studio, che rappresenta la prima indagine esplorativa (survey) condotta sull’intero continente, ha coinvolto 19 paesi europei, con lo scopo di evidenziare le misure messe in campo per contenere il contagio e per tornare prontamente a dare risposta ai pazienti ortopedici. I risultati mostrano che in tutta Europa l’attività ortopedica si è drammaticamente ridotta, garantendo perlopiù il solo trattamento delle fratture. Diverse sono le cliniche che hanno addirittura sospeso ogni attività. La rapidità con cui il continente è stato investito non ha permesso, infatti, la creazione di adeguate linee guida in tempi utili. A dura prova sono state messe anche le capacità di formazione specifica del personale sanitario coinvolto e la garanzia della protezione individuale, attraverso la fornitura di DPI. Nessuna uniformità è stata riscontrata nei criteri di esecuzione dei tamponi sul personale sanitario. Le consulenze telefoniche e la telemedicina sono diventati strumenti indispensabili, ma certamente alienanti e depersonalizzanti, cui la popolazione europea non è abituata. In questo contesto e a più di due mesi dall’inizio della più grande emergenza medica del dopoguerra, che ha messo a dura prova la tenuta del Sistema Sanitario pubblico e privato di molti paesi, il lavoro portato a termine dagli ortopedici di Villa del Sole acquista una particolare rilevanza scientifica e potrà fornire un utile e concreto contributo alla creazione di percorsi di prevenzione dell’infezione e trattamento dei pazienti, durante la convivenza con il virus.

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