Tre vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria sono rimasti feriti dopo essere stati investiti dall’esplosione sprigionata da un capannone dentro cui, è stato accertato, erano custodite una cinquantina di bombole di gas. Almeno due di queste sarebbero esplose. L’episodio è avvenuto nella tarda mattinata in località ‘Vito’, un quartiere che sorge attorno all’area universitaria, dove i vigili del fuoco sono intervenuti per domare un incendio di sterpaglie che ha coinvolto alcune autovetture parcheggiate, andate interamente distrutte dalle fiamme. Per due di loro è stato necessario procedere al ricovero presso il Grande Ospedale Metropolitano, mentre il terzo se l’è cavata con lievissime ferite e senza il bisogno dell’intervento dei sanitari.
La dinamica
La dinamica
Mentre gli operatori erano intenti a spegnere le fiamme, che avevano interessato anche un piccolo capannone, si è scatenata la forte esplosione dovuta alla combustione di una bombola di gas i cui effetti hanno coinvolto tre vigili del fuoco, che sono stati soccorsi e avviati al pronto soccorso. Secondo quanto appreso, dopo i primi controlli effettuati dai sanitari del grande Ospedale Metropolitano, ai tre vigili sono state riscontrate al momento lievi ferite con esiti di stordimento e manifestazione di acufene. Per evitare forme di intossicazione, alcune famiglie residenti vicino al luogo dell’incendio sono state temporaneamente allontanate fino alla conclusione dell’intervento. Secondo quanto affermato, i vigili del fuoco sono intervenuti nella contrada di campagna allertati dai residenti nella zona che avevano segnalato il rapido propagarsi delle fiamme a causa di un incendio che stava interessando le sterpaglie ed alcune autovetture parcheggiate vicine. L’incendio, invece, si sarebbe sprigionato da un capannone dentro cui, è stato accertato, erano custodite una cinquantina di bombole di gas – tra acetilene, gpl e argon – almeno due delle quali esplose durante il lavoro dei vigili del fuoco, fortunatamente senza gravi conseguenze. Le fiamme, intanto, sono state spente e gli inquirenti stanno lavorando per identificare i proprietari del capannone, divorato dalle fiamme, e verificare la legittimità della presenza nella struttura di un numero così alto di bombole di gas che avrebbero potuto, nel caso di un’esplosione generalizzata, determinare un bilancio ben più grave