Esplosione a Catanzaro, parla la volontaria VVF che ha evitato la tragedia

Teresa e VVF

di Nico De Luca – Il giorno dopo la terribile esplosione a Catanzaro Lido, Calabria7 ha sentito un personaggio strategico nella dinamica e nelle conseguenze dell’episodio.

Sono da poco passate le 13.00 di una domenica come tante e lei si trova nei pressi del bivio Nalini dopo aver finito un turno di servizio al PalaGallo.

Sono da poco passate le 13.00 di una domenica come tante e lei si trova nei pressi del bivio Nalini dopo aver finito un turno di servizio al PalaGallo.

Teresa fa la volontaria nei Vigili del Fuoco da ormai 10 anni ed è ovviamente molto preparata. Quando vede del fumo da sotto il cavalcavia, nella zona dell’ ex Tonnina teatro di una tragedia (due giovani morti nell’incendio di una pizzeria) va subito a verificare.
Come un fulmine scende dall’auto che non era ancora neppure parcheggiata dirigendosi verso il rogo.

Con lei c’è un vigile di ruolo, fuori servizio. Davanti ai loro occhi una scena molto preoccupante.

LA TESTIMONIANZA

Si, c’era un furgone con fumo e fiamme che interessavano la parte anteriore del mezzo – dice a Calabria7 la donna – ma la cosa che mi ha subito allarmato è stato vedere un lampo accompagnato da un forte sibilo. Riconoscendo anche la tipologia del mezzo ho temuto la presenza a suo interno di bombole contenenti sostanze ad alta pressione e quindi ho presagito l’imminenza del gravissimo pericolo”

Valutato a questo punto il rischio la volontaria VVF corre verso i primi curiosi che, ignari del pericolo, stanno a pochi metri dal mezzo in fiamme.

“Stava per verificarsi un’esplosione, anche molto violenta, ed il rischio che diverse persone troppo vicine al furgone fossero investite era molto elevato. Poi si è accertato che si trattava di ossigeno, potente comburente ed una delle tre componenti indispensabili per un incendio, assieme al materiale combustibile, alla temperatura e sorgente di innesco. “.

Con una grande prontezza di spirito ed una reattività degne di un Vigile effettivo, Teresa allontana fisicamente i curiosi, alcuni di essi molto giovani.

Neppure il tempo di assicurarsi che la zona fosse sotto controllo e’ arrivato il primo boato.

“Una botta terribile – conferma la giovane volontaria – di quelle che senti nei corsi di formazione o vedi nei film di azione. Ma viverla di persona è molto ma molto diverso. Anche se sei preparato e indossi una divisa, si ha comunque la consapevolezza che il rischio zero non esiste e che quindi qualcuno si faccia male. E ieri abbiamo rischiato davvero la tragedia.”.

LA DIVISA

A seguire almeno altre quattro esplosioni.
Pezzi di furgone che schizzavano dappertutto, ad altezza d’uomo ed anche sulla rete ferroviaria ed oltre; parti di bombole sono state ritrovate a centinaia di metri di distanza. Tutti gli abitanti delle case circostanti si sono barricati oppure allontanati.

Cercare di allontanare i curiosi e chi, con intenzioni di dare una mano voleva avvicinarsi, non è stato assolutamente facile – continua –  Forse merito della mia divisa (è semplicemente quella di un Vigile del Fuoco Volontario) ma è servita a darmi autorevolezza per fare allontanare la gente e salvare quelle persone. Stavolta – conclude sorridendo – seppur presente un vigile del Fuoco effettivo ma non in servizio, gli astanti hanno ascoltato più me che lui, pure impegnato a mettere in salvo quelli che si avvicinavano”.
Il mio agire è semplicemente frutto di formazione continua ed esperienza pluriennale che ti permette di intuire un pericolo, ed il rischio ad esso associato, agendo rapidamente e con estrema sicurezza e freddezza.”

Già il potere ed il dovere della divisa. Come quella dei Carabinieri intervenuti immediatamente sul posto e determinanti a soccorrere, come si vede dalle immagini, il giovane autista rimasto per fortuna solo lievemente ustionato agli arti inferiori.

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