di Daniele Fazio – La ripartenza c’è e forse ha davvero ingranato la marcia giusta. Le previsioni sul turismo in Calabria per questa prima stagione estiva senza restrizioni Covid sono realmente promettenti. Complice il bel tempo delle ultime settimane e considerato anche l’incremento del turismo di prossimità, dopo due anni di incertezze e preoccupazioni gli operatori negli stabilimenti balneari e nei chioschi attrezzati confidano in una stagione di ripresa. E, nonostante i molteplici rincari che hanno coinvolto anche i servizi legati alla spiaggia, si può parlare già di un vero e proprio boom di prenotazioni in Calabria.
“Inizio stagione col piglio giusto”
“Inizio stagione col piglio giusto”
“La gente sta già rispondendo molto bene, la stagione sembra essere iniziata col piglio giusto – ci dice il gestore di uno stabilimento balneare -. Siamo felici di dare un servizio del genere ai turisti che hanno voglia di spensieratezza”. “La richiesta sta già andando molto bene – afferma un altro imprenditore -, soprattutto nel weekend abbiamo molta clientela, con un’alta affluenza di famiglie. La gente ha sicuramente meno terrore del Covid”. Per il titolare di un altro lido bisogna “migliorare e offrire servizi di qualità ai nostri clienti per fare andare avanti la Calabria anche a livello turistico. Per quanto ci riguarda, abbiamo già completato la ristrutturazione totale dello stabilimento balneare aumentando diversi servizi. Abbiamo deciso di investire perché crediamo che le cose belle abbiano bisogno di investimenti”.
Le criticità
Tra l’ottimismo generale non manca, tuttavia, chi evidenzia alcune criticità. “Bisogna preoccuparsi per i prezzi elevati – ci dice il gestore di uno stabilimento balneare -. Siamo arrivati a un punto in cui vendere qualsiasi cosa è diventato molto complicato sia per noi che acquistiamo e rivendiamo sia per l’utente finale che si trova a pagare un conto troppo alto”. Tra qualche lamentela per l’inizio tardivo della stagione balneare in Calabria (“ci sono saltati molti weekend durante i quali potevamo benissimo lavorare”) e le solite criticità, tiene banco il serio problema con cui gran parte degli imprenditori del turismo sta facendo i conti da tempo: la carenza di personale. “Non vengono nemmeno a fare colloqui. Purtroppo in questo influisce anche il reddito di cittadinanza, che tuttavia non è l’unico motivo – afferma il titolare di un lido. Probabilmente c’è poca gente che conosce il lavoro stagionale”.