Nessuna estorsione e tutti assolti. La Corte d’Appello di Catanzaro (giudici Mariarosaria Di Girolamo, Assunta Maiore e Barbara Saccà) hanno confermato la sentenza emessa dal Tribunale di Vibo nell’aprile del 2019 assolvendo dalle accuse contestate Nicolino Franzè e Rosalba Baldo, entrambi di Vibo e difesi dall’avvocato Giuseppe Di Renzo. Condannata al pagamento delle spese processuali invece la controparte, ovvero l’imprenditore Rosario Nicola Lo Schiavo.
Estorsione, sequestro di persona, minacce e violenza privata alcune delle imputazioni che a vario titolo venivano contestate agli imputati che – secondo l’impianto accusatorio – avrebbero messo in atto un’estorsione di due miliardi e 400 milioni di vecchie lire. Una tesi che era già stato smontata in primo grado e che non ha retto neanche al vaglio dei giudici della Corte d’Appello.
Estorsione, sequestro di persona, minacce e violenza privata alcune delle imputazioni che a vario titolo venivano contestate agli imputati che – secondo l’impianto accusatorio – avrebbero messo in atto un’estorsione di due miliardi e 400 milioni di vecchie lire. Una tesi che era già stato smontata in primo grado e che non ha retto neanche al vaglio dei giudici della Corte d’Appello.