Estorsione nel Vibonese, l’accusa regge a metà: una condanna e un’assoluzione

Sotto processo erano finiti due giovani di Acquaro e Dasà accusati di aver costretto sotto minaccia tre ragazzi a farsi consegnare la somma di 200 euro
Tribunale Penale Collegiale di Vibo Valentia

Una condanna e un’assoluzione. Questo il verdetto del Tribunale monocratico di Vibo Valentia presieduto dal giudice Chiara Sapia al termine di un processo per estorsione che vedeva imputati due giovani di Acquaro e Dasà. Assolto con ampia formula Vittorio Pollo, 23 anni, difeso dall’avvocato Antonio Barilaro, e condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Gaetano Pisani, 24 anni (avvocato Rosario Lopreiato). Per entrambi il pm aveva chiesto la pena di due anni e 6 mesi.

Le ipotesi accusatorie

Le ipotesi accusatorie

I due erano finiti a processo con l’accusa di estorsione in concorso con un minorenne nei cui confronti si procedere separatamente. Avrebbero costretto, sotto minaccia, tre giovani di Acquaro ad andare a prelevare alcune buste che contenevano marijuana per un valore di 200 euro in un vicolo del piccolo centro dell’entroterra vibonese.  Non trovate le buste, i due imputati avrebbero minacciato i ragazzi di spogliarli se non avessero dato loro la somma di 200 euro. Alla fine, le due vittime avrebbero consegnato la somma di soli 6 euro ma successivamente con altre minacce sarebbero stati costretti a consegnare altri 50 euro.

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