Europee, un calabrese a Bruxelles: Vincenzo Sofo

 L’Associazione culturale “Terra di mezzo” ringrazia tutti gli amici che hanno sostenuto e creduto in questa sfida che sembrava impossibile: un Calabrese a Bruxelles. Vincenzo Sofo, candidato alle Europee nel collegio Meridionale in quota Lega, classe 86, nato a Milano ma di sangue 100% calabrese, ha totalizzato 32.054 in tutta la circoscrizione Sud di cui 20.000 preferenze in Calabria. Una candidatura che abbiamo sostenuto in quanto espressione di un laboratorio culturale- Sofo è tra i fondatori del think thank “Il Talebano”- che vuole costruire una nuova classe dirigente dove il territorio, le istanze sociali e le idee sovraniste e identitarie rappresentano le basi per rilanciare una nuova politica al Sud.
Una campagna elettorale iniziata dall’antico borgo di Fiumefreddo Bruzio, uno dei più belli d’Italia, e la scelta non è per nulla casuale: dare voce ad una terra (dai piccoli ai grandi centri urbani) che più di tutte ha subito e sta subendo le storture delle politiche comunitarie. Una terra fatta di borghi e paesi desertificati dalla ripresa massiccia dell’emigrazione giovanile e abitati da un numero sempre maggiore di immigrati: l’immagine più vera di una politica migratoria che esporta cervelli ed importa schiavi. Da quel piccolo borgo è iniziato un percorso, nel lungo tour effettuato in tutta la Calabria, dove si sono aggregati tante realtà  e semplici cittadini che hanno creduto al progetto politico di Vincenzo Sofo.  Un progetto che si pone come obiettivo un Sud che ha voglia di essere messo nelle condizioni di potersi attivare in prima persona, di avere le stesse opportunità che si hanno nel Nord Italia e nel resto d’Europa. Per colmare questo divario è necessario riagganciare il Sud con l’Europa. La preferenza espressa a Sofo è la rottura con la vecchia classe politica calabrese- incompetente e priva di progettualità- che fino ad ora non ha tutelato gli interessi del territorio e dei suoi cittadini.
Una campagna elettorale iniziata dall’antico borgo di Fiumefreddo Bruzio, uno dei più belli d’Italia, e la scelta non è per nulla casuale: dare voce ad una terra (dai piccoli ai grandi centri urbani) che più di tutte ha subito e sta subendo le storture delle politiche comunitarie. Una terra fatta di borghi e paesi desertificati dalla ripresa massiccia dell’emigrazione giovanile e abitati da un numero sempre maggiore di immigrati: l’immagine più vera di una politica migratoria che esporta cervelli ed importa schiavi. Da quel piccolo borgo è iniziato un percorso, nel lungo tour effettuato in tutta la Calabria, dove si sono aggregati tante realtà  e semplici cittadini che hanno creduto al progetto politico di Vincenzo Sofo.  Un progetto che si pone come obiettivo un Sud che ha voglia di essere messo nelle condizioni di potersi attivare in prima persona, di avere le stesse opportunità che si hanno nel Nord Italia e nel resto d’Europa. Per colmare questo divario è necessario riagganciare il Sud con l’Europa. La preferenza espressa a Sofo è la rottura con la vecchia classe politica calabrese- incompetente e priva di progettualità- che fino ad ora non ha tutelato gli interessi del territorio e dei suoi cittadini.
Auguriamo un grande in bocca al lupo al calabrese Vincenzo Sofo e siamo certi che questa vittoria elettorale non è punto di arrivo, ma di partenza per dare dignità e futuro alla nostra amata terra.

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