Ex sindaco del Vibonese condannato a risarcire il Comune nel quale era stato eletto

L'ex sindaco aveva presentato ricorso al Tar per contestare irregolarità nelle elezioni che hanno portato alla vittoria del suo competitor

L’elezione del sindaco di Sant’Onofrio è stata ritenuta legittima dal Tar di Catanzaro. L’ex primo cittadino Onofrio Maragò dovrà risarcire il Comune del Vibonese da lui stesso amministrato fino a pochi mesi fa con una somma di 3.300 euro. Il ricorso presentato è stato rigettato in quanto le motivazioni attraverso le quali Maragò chiedeva l’annullamento della proclamazione dell’attuale sindaco Antonino Pezzo non sono state ritenute valide. Candidato con la lista Tre Spighe, Maragò contestava al competitor in lizza nella campagna elettorale dell’ottobre 2021 di aver usato un logo simile a quello del partito Coraggio Italia senza essere in possesso dell’autorizzazione sottoscritta dagli organi preposti: segretario nazionale, gruppo politico, presidenti o segretari provinciali.

Elezioni Sant’Onofrio ritenute legittime

Elezioni Sant’Onofrio ritenute legittime

In più l’ex primo cittadino santonofrese, oggi consigliere comunale di minoranza, aveva sollevato l’inammissibilità della lista del suo avversario in quanto i candidati consiglieri sarebbero stati in numero inferiore a quello minimo previsto dalla legge e con una percentuale di donne non adatta alla rappresentanza delle “quote rosa”. Evidenze ritenute infondate dal Tar che ha quindi confermato l’elezione di Pezzo alla carica di sindaco di Sant’Onofrio con 920 voti contro gli 802 incassati da Onofrio Maragò.

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