Falsi diplomi a Vibo, l’inchiesta si allarga a macchia d’olio e adesso gli indagati sono 73 (NOMI)

La Procura guidata da Camillo Falvo ha chiuso l’inchiesta su un vasto giro di corruzione che portava i beneficiari dei falsi diplomi a partecipare a concorsi per essere assunti nelle scuole

di Mimmo Famularo – Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sui presunti falsi diplomi a Vibo, nome in codice Diacono. La Procura guidata da Camillo Falvo ha chiuso il cerchio notificando l’avviso di conclusione indagine a 73 persone e tra queste spiccano nomi eccellenti come il dirigente del Miur, il ministero dell’Istruzione, Maurizio Piscitelli, 57 anni di Casalnuovo di Napoli che, all’epoca dei fatti contestati dall’inchiesta condotta sul campo dai carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo, si occupava del controllo e dell’ispezione degli istituti di formazione accreditati dal Miur. Tutto ruota intorno all’accademia Fidia di Stefanaconi e nel lungo elenco degli indagati figurano il preside e fondatore dell’istituto vibonese, Michele Licata, i figli Davide, Jgor e Dimitri Licata, la nipote Michela, la nuora Rossella Marzano. 

Alle origini dell’inchiesta

Alle origini dell’inchiesta

Secondo quanto emerge dalle 48 pagine che costituiscono l’avviso di conclusione indagini, la Procura ritiene di aver svelato un vasto giro di corruzione che portava, in cambio di denaro e di altre utilità, a falsi diplomi con i quali i beneficiari partecipavano a concorsi pubblici per essere assunti nelle scuole. Un sistema scoperto dagli inquirenti che all’alba dell’uno marzo del 2021 aveva portato all’arresto di dieci persone (otto in carcere e due ai domiciliari) accusate in concorso tra di loro e a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio. Lo sforzo investigativo ha consentito di fare luce anche su un’ulteriore presunto episodio di corruttela, finalizzato a conseguire l’attribuzione di un importante incarico istituzionale nell’ambito del Ministero dell’Istruzione, a beneficio di una dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria. Inizialmente gli indagati erano 23. Tra questi figurava e continua a figurare la dirigente scolastica Maria Rita Calvosa, 60 anni di Roma, già direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale a Catanzaro. La Procura ha allargato il cerchio delle indagini anche ai beneficiari dei falsi diplomi e il numero degli indagati è così cresciuto fino ad arrivare a 73.

Carte false e assunzioni fasulle

Diplomi e master falsi ottenuti senza mai frequentare un corso. Tutto a discapito di chi invece studiava e si impegnava quotidianamente per cercare di entrare nel mondo della scuola vedendosi però sopravanzare nelle graduatorie da chi aveva barato facendo carte false. Per gli inquirenti alla base di tutto c’era una vera e propria associazione a delinquere che avrebbe costituito apposite società per rilasciare queste certificazioni false. Il lavoro degli investigatori in questi mesi è proseguito proprio lungo questa direttrice e la Procura ritiene di avere “smascherato” chi si è avvalso di questi certificati falsi per entrare nel mondo della scuola. Chi ha ricevuto queste attestazioni false ha commesso un reato, ha concorso nella realizzazione del fatto.
L’altro elemento che l’inchiesta della Procura di Vibo ha evidenziato la commistione tra chi doveva controllare e che invece è diventato complice del “sistema” generando corruzione e ingenti guadagni secondo l’accusa.

I nomi dei 73 indagati

L’avviso conclusione indagini firmato dal sostituto procuratore Ciro Luca Lotoro riguarda in particolare: Agata Altomonte, 39 anni di Rizziconi; Mario Paolo Amato, 37 anni di Careri; Pietro Amato, 40 anni di Bianco; Incoronata Bax, 69 anni di Vibo; Domenico Bernabei, 58 anni di Chieti; Mauro Borello, 32 anni di Vibo; Domenico Massimo Califano, 40 anni di Reggio Calabria; Maria Rita Calvosa, 60 anni di Roma; Christian Candela, 32 anni di Vibo Valentia; Angela Caratozzolo, 52 anni di Gioia Tauro; Carmine Francesco Caratozzolo, 50 anni di San Ferdinando; Giovanni Carbone, 61 anni di Bagnara Calabra; Alessandro Caronzolo, 28 anni di Briatico; Domenico Maria Carrozzo, 43 anni di Tropea; Rosa Cilea, 52 anni di Reggio Calabria; Maria Chiara Comandè, 36 anni di Cinquefrondi; Clelia Comito, 32 anni di Vibo Valentia; Rosa Maria Dell’Olio, 40 anni di San Ferdinando; Antonino Denami, 37 anni di San Costantino Calabro; Mariangelica De Rosa, 67 anni di Aversa; Salvatore Di Meo, 46 anni di Napoli; Raffaele Di Meo, 23 anni di Napoli; Mariana Di Lorenzo, 36 anni di Napoli; Iolanda Distabile 76 anni di Stefanaconi (deceduta); Giuseppe Ditto, 48 anni di Palmi; Giuseppe Di Vara, 54 anni di Gela; Patrizia Fazzari, 48 anni di Filogaso; Maria Christyan Fiore, 48 anni di Conza della Campania (Avellino); Rosaria Gaudino, 43 anni di Polistena; Daniele Gigliotti, 32 anni di Vibo Valentia; Vincenzo Giovinazzo, 35 anni di Rosarno; Mariaquila Greco, 43 anni di Vibo; Chiara Grillo, 46 anni di Bassano del Grappa; Pasquale Grillo, 43 anni di San Calogero; Tiziana Ielpo, 42 anni di Roma; Francesco Ierullo, 50 anni di Vazzano; Giusy Incognito, 33 anni di Reggio Calabria; Katia Incognito, 45 anni di Reggio Calabria; Salvatore La Grotteria, 44 anni di Ionadi; Barbara Lamonaca, 44 anni di Roma; Lino Lauri, 82 anni di Roma; Vita Lentini, 65 anni di Bosco di Rovito (Cosenza); Davide Pietro Licata, 53 anni di Stefanaconi; Dimitri Maria Giorgia Licata, 43 anni di Stefanaconi; Jgor Vincenzo Licata, 49 anni di Serra San Bruno; Michela Licata, 23 anni di Stefanaconi; Michele Licata, 78 anni di Stefanaconi; Domenica Lucchese, 37 anni di San Ferdinando; Laura Macino, 37 anni di Gioia Tauro; Onofrio Marcello, 57 anni di Sant’Onofrio; Rossana Marchio, 52 anni di Monte di Procida (Napoli); Rossella Paola Marzano, 48 anni di Stefanaconi; Antonino Mirenzio, 30 anni di Cessaniti; Melania Musumeci, 39 anni di Vibo Valentia; Ivana Musumeci, 41 anni di Mormanno (Cosenza); Antonio Gavino Oggiano, 82 anni di Sassari; Maria Pagano, 38 anni di Limbadi; Nunzio Pagano, 47 anni di Limbadi; Christian Piscitelli, 25 anni di Casalinuovo di Napoli; Maurizio Piscitelli, 57 anni di Casalinuovo di Napoli; Andrea Potenza, 38 anni di Vibo Valentia; Vito Primerano, 58 anni di Simbario; Giovanni Procopio, 72 anni di Serra San Bruno; Carlo Pugliese, 70 anni di Spilinga; Giovanna Rizzo, 32 anni di Sant’Onofrio;  Carmen Simonelli, 48 anni di Tropea; Raffaella Soriano, 49 anni di Vibo Valentia; Pasquale Sorrentino, 50 anni di Scauri di Minturno (Latina); Antonio Spataro 45 anni di Rosarno; Lucia Francesca Staglianò, 55 anni di Chiaravalle Centrale; Domenico Strangio, 30 anni di Bovalino; Deborah Strangio, 30 anni di Bovalino; Paolo Tittozzi, 76 anni di Casamassima (Bari).

La parola alla difesa

Gli indagati avranno ora venti giorni di tempo dalla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari per presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa a investigazioni difensive, rilasciare dichiarazioni o chiedere di essere sottoposti a interrogatorio per chiarire la propria posizione e discolparsi dalle contestazioni mosse dalla Procura di Vibo. Nel collegio difensivo sono impegnati i seguenti avvocati: Valerio Murgano, Giuseppe Di Renzo, Giuseppe Grande, Santino Cortese, Raffaele Masciari, Domenico Infantino, Giuseppe Spadaro, Massimo Di Vito, Giacomo Iaria, Marino Maurizio Punturieri, Nicola Carratelli, Giuseppe Pesce, Francesco Gambardella, Michele Novella, Giuseppe Bagnato, Giovanni Vecchio, Michele Gallo, Giosuè Monardo, Domenico Malvaso, Marcello Mercatante, Vincenzo Coppola, Massimiliano Soricelli, Maria Ferraram Giuseppa Ialazzo, Francesco De Luca, Orsola Pronestì, Caterina Gatto, Domenico Colaci, Giuseppe Monteleone, Francesco Incognito, Giacomo Falcone, Giovanni Marafioti, Mario Ferraro, Elisa Solano, Marco Talarico, Aldo Currà, Vincenzo Belvedere, Antonio Pasqua, Sandro D’Agostino.

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