La Procura di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio per 72 persone indagate nell’inchiesta ha interessato l’Accademia Fidia “Ars & Scientia” di Stefanaconi avente ad oggetto presunti diplomi falsi rilasciati dall’istituzione accademica dal 2014 in poi. Una indagine dei Carabinieri che, nel 2020, portò anche a rinvenire una impressionante numero di armi ed oggetti riferibili ad attività massoniche. Sulla scorta della richiesta vergata dal pm Ciro Luca Lotoro e dal procuratore capo Camillo Falvo, adesso il gup di Vibo, Francesca Loffredo ha fissato la data dell’udienza preliminare al 5 maggio 2023.
Gli indagati
Gli indagati
Rischiano pertanto il processo Agata Altomonte, 40 anni, di Gioia Tauro; Mario Paolo Amato, 38 anni, di Careri (Rc);Pietro amato, 41 anni, di Bianco (Rc); Incoronata Bax, 70 anni, di Vibo; Domenico Bernabei, 59anni, di Sulmona (Aq); Mauro Borello, 33anni, di Vibo; Domenico Massimo Califano, 41anni, di Reggio; Maria Rita Calvosa, 61anni, di Roma; Christian Candela, 38 anni, di Vibo; Angela Caratozzolo, 53 anni, di Gioia; Carmine Francesco Caratozzolo, 51 anni, di San Ferdinando (Rc); Giovanni Carbone, 62 anni, di Bagnara (Rc); Alessandro Caronzolo, 29 anni, di Tropea; Domenico Maria Carrozzo, 44 anni, di Tropea; Rosa Cilea, 53 anni, di Reggio; Maria Chiara Comandè, 37 anni, di Cinquefrondi (Rc); Clelia Comito, 33 anni, di Vibo; Rosa Maria Dell’Olio, 41 anni, di San Ferdinando; Antonino Denami, 38 anni, di San Costantino Calabro (Vv); Mariangelica De Rosa, 68 anni, di Aversa (Ce); Salvatore Di Meo, 47 anni, di Bacoli (Na); Raffaele Di Meo, 24 anni, di Bacoli(Na); Mariana Di Lorenzo, 37 anni, di Napoli; Giuseppa Ditto, 49 anni, di Seminara (Rc); Giuseppe Di Vara, 55 anni, di Gela (Cl); Patrizia Fazzari, 49 anni, di Filogaso; Christyan Maria Fiore, 49 anni, di Conza della Campania (Av); Rosaria Gaudino, 44 anni, di Polistena (Rc); Daniele Gigliotti, 33 anni, di Vibo; Vincenzo Giovinazzo; 35 anni, di Cinquefrondi (Rc); Mariaquila Greco, 44 anni, di Cariati (Cs); Chiara Grillo, 47 anni, di Bassano Del Grappa (Vi).
Gli altri nomi
A rischiare il processo anche Pasquale Grillo, 44 anni, di Vibo; Tiziana Ielpo, 43 anni, di Lagonegro (Pz); Francesco Ierullo, 51 anni, di Vazzano (Vv); Giusy Incognito, 34 anni, di Reggio; Katia Incognito, 46 anni, di Reggio; Salvatore Lagrotteria, 47 anni, di Ionadi; Barbara Lamonaca, 46 anni, di Roma; Lino Lauri, 84 anni, di Roma; Vita Lentini, 66 anni, di Rovito (Cs); Davide Pietro Licata, 54 anni, di Stefanaconi; Dimitri Maria Giorgia Licata, 44 anni, di Stefanaconi; Jgor Vincenzo Licata, 50 anni, di Serra San Bruno (Vv); Michela Licata, 24 anni, di Stefanaconi; Michele Licata, 79 anni, di Stefanaconi; Domenica Lucchese, 38 anni, di San Ferdinando; Laura Mancino,38 anni, di Palmi (Rc); Onofrio Marcello, 58anni, di Sant’Onofrio (Vv); Rossana Marchio,53 anni, di Procida (Na); Rossella Paola Marzano, 48 anni, di Vibo; Antonino Mirenzio,31 anni, di Soriano (VV); Melania Musumeci,40 anni, di Vibo Marina; Ivana Musumeci,42 anni, di Vibo Marina; Antonio Gavino Oggiano, 84anni, di Sassari; Maria Pagano, 39 anni, di Limbadi; Nunzio Pagano, 48anni, di Cetraro (Cs); Christian Piscitelli,26 anni, di Napoli; Maurizio Piscitelli, 58 anni, di Napoli; Andrea Potenza, 37 ani, di Vibo; Vito Primerano, 59 anni, di Spadola; Giovanni Procopio, 63 anni, di Serra San Bruno; Carlo Pugliese, 71 anni, di Spilinga (Vv); Giovanna Rizzo, 33 anni, di Sant’ Onofrio; Carmen Simonelli, 49 anni, di Tropea; Raffaella Solano, 52 anni, di Vibo; Pasquale Sorrentino, 51 anni, di Formia (Lt); Antonio Spataro, 46 anni, di Rosarno (Rc); Lucia Francesca Staglianò, 56 anni, di Chiaravalle (Cz); Domenico Strangio, 33anni, di Locri (Rc); Deborah Strangio, 33 anni, di Locri; Paolo Tittozzi, 77 anni, di Casamassima (Ba).
Nomi eccellenti
Tra gli indagati, residenti un po’ in tutta Italia, spiccano quelli di numerosi professionisti: come il dirigente del Miur, il ministero dell’Istruzione, Maurizio Piscitelli, 57 anni di Casalnuovo di Napoli che, all’epoca dei fatti contestati dall’inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo, si occupava del controllo e dell’ispezione degli istituti di formazione accreditati dal Miur. E ancora, la dirigente scolastica Maria Rita Calvosa, 60 anni di Roma, già direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale a Catanzaro, Vito Primerano, dirigente vicario dell’Ufficio scolastico regionale, e Incoronata (Nadia) Bax ex assessore e consigliere comunale di Vibo.
Ma l’inchiesta ruota attorno all’Accademia Fidia di Stefanaconi e nel lungo elenco degli indagati figurano il preside e fondatore dell’istituto vibonese, Michele Licata, i figli Davide, Jgor e Dimitri, la nipote Michela, la nuora Rossella Marzano. Le accuse. Per gli inquirenti alla base di tutto c’era una vera e propria associazione a delinquere che avrebbe costituito apposite società per rilasciare queste certificazioni false. Il lavoro degli investigatori in questi mesi è proseguito proprio lungo questa direttrice e la Procura ritiene di avere “smascherato” chi si è avvalso di questi certificati falsi per entrare nel mondo della scuola. Chi ha ricevuto queste attestazioni false ha commesso un reato, ha concorso nella realizzazione del fatto. L’altro elemento che l’inchiesta della Procura di Vibo ha evidenziato la commistione tra chi doveva controllare e che invece è diventato complice del “sistema” generando, secondo l’accusa, corruzione e ingenti guadagni. (f.p.)