Falsi testamenti nel Catanzarese, il funzionario delle Poste Crispino lascia i domiciliari

Era stato arrestato, insieme ad altre sei persone, lo scorso 17 ottobre durante l’operazione condotta dai Carabinieri del capoluogo
Falsi testamenti nel Catanzarese

Il funzionario delle Poste Italiane, Luciano Crispino, era stato arrestato insieme ad altre sei persone lo scorso 17 ottobre durante l’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Catanzaro unitamente alla Squadra mobile della Questura del capoluogo i quali hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare, emesse nei confronti di persone che avrebbero fatto parte di una associazione a delinquere per la commissione di svariati reati. 

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, nella giornata del 2 ottobre scorso – in accoglimento dell’istanza degli avvocati difensori di Crispino Luciano, Arturo Bova e Michele Accorinti – aveva ordinato l’immediata scarcerazione di Crispino sostituendo la misura cautelare della detenzione in carcere con l’applicazione della misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, i cui termini sarebbero scaduti il prossimo lunedì 18 aprile.

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, nella giornata del 2 ottobre scorso – in accoglimento dell’istanza degli avvocati difensori di Crispino Luciano, Arturo Bova e Michele Accorinti – aveva ordinato l’immediata scarcerazione di Crispino sostituendo la misura cautelare della detenzione in carcere con l’applicazione della misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, i cui termini sarebbero scaduti il prossimo lunedì 18 aprile.

Immediata scarcerazione

Nei giorni scorsi l’Ufficio di Procura ha avanzato richiesta di proroga del termine massimo di misura cautelare alla quale i difensori di Luciano Crispino si sono opposti duramente. Ieri si è discussa l’udienza per decidere sull’istanza della Procura, al termine della quale il gip, accogliendo le tesi della difesa, ha rigettato la richiesta di proroga avanzata dalla Procura ed ha ordinato l’immediata scarcerazione di Crispino che dovrà, ad ogni modo, rispettare l’ordine dell’obbligo di dimora nel Comune di Catanzaro e di presentazione alla Polizia Giudiziaria per tre giorni a settimana.

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