Quando la pulizia è un optional e la politica va in vacanza…da una vita!”. Lo afferma, in una nota, il Gruppo consiliare #fareperCatanzaro
“Ugo Foscolo, ne I Sepolcri, lo aveva inteso perfettamente: una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere”. Lo afferma, in una nota, il Gruppo consiliare #fareperCatanzaro
“Purtroppo Catanzaro continua a vivere in uno stato di degrado causato dalla mancanza di manutenzione ordinaria e il senso di abbandono inizia ad arieggiare sempre più nei cittadini. Questa volta a finire sotto la nostra lente d’ingrandimento è il cimitero del quartiere Gagliano.
Catanzaro, che ha una storia gloriosa ed antica di tutto rispetto, negli ultimi anni alcuni insegnamenti sembra tuttavia averli del tutto dimenticati.
Perchè i propri cari non si rispettano di certo se il luogo in cui riposano nella pace eterna somiglia sempre più ad un’area abbandonata piuttosto che ad un cimitero. Le erbacce in alcuni punti hanno infatti superato il mezzo metro di altezza ed in altri si sono unite a quelle che fuoriescono dall’interno.
Una situazione non tollerabile per qualunque città, specie per un capoluogo.
Una situazione che si commenta da sola e, pur se in linea con il riprovevole degrado che da qualche tempo attanaglia le vie cittadine, dal centro alla periferia, finisce per non avere alcuna giustificazione.
Anche l’intero perimetro del cimitero si trova esternamente ricoperto da erbacce, chissà, forse il pilota del Drone avrà dimenticato che anche il cimitero del borgo più antico della città è parte integrante di una Catanzaro ormai senza identità, smarrita, in balia di un governo cittadino caduto in un “letargo” dal quale, forse, sarebbe bene che ne uscissero al più presto e non solo sotto campagna elettorale.
Redazione Calabria 7