“Se la campagna elettorale calabrese è finita con una terribile disfatta per il Movimento 5 Stelle le responsabilità non possono che condurre al duo catanzarese Parentela e Mardente che, sponsorizzando il candidato Aiello Francesco, estraneo al Movimento 5 Stelle, e calandolo dall’alto ben prima di conoscere se il movimento avrebbe partecipato alla competizione elettorale, ha creato una insanabile spaccatura tra gli attivisti”. Lo scrive, in una nota, l’associazione “FareXLido”.
“Se sulla piattaforma Rousseau il 47% degli iscritti si era professata contro la candidatura di Aiello, perchè candidarlo e, soprattutto, perchè non espletare i dovuti controlli sul candidato per evitare che il movimento fosse esposto a critiche e cattiverie ? E che dire del servizio giornalistico che denunciava il possesso di un immobile parzialmente abusivo da parte di Aiello ? E cosa pensare della questione della parentela mafiosa con il cugino deceduto qualche anno prima ? Non corrisponde forse al vero che, nel 2016, a Cutro, il M5s ritiro’ la lista perche’ il candidato a Sindaco risulto’ avere il papa’ mafioso seppur morto 10 anni prima e con il quale non aveva rapporti addirittura da 20 anni ??? E se appare del tutto evidente che siano stati adottati due pesi e due misure non è altrettanto vero che sia molto grave il fatto che tutti gli attivisti del Movimento non siano stati opportunamente resi edotti per tempo delle vicende che riguardavano il loro candidato presidente ??? E che dire della notizia della presenza nelle liste del parente di un iscritto alla P2 ? Perchè il coordinatore Parentela e il suo “fido” assistente parlamentare hanno scelto di non ascoltare la base creando di fatto situazioni imbarazzanti per il Movimento tali da portarlo alla completa disfatta elettorale ? Una politica urlata, quella del duo Parentela/Mardente, che ad oggi non ha prodotto nessun risultato politico amministrativo degno di nota per la Calabria e per il suo Capoluogo e che al contrario, di fatto, ha portato il movimento a schiantarsi con l’ennesima debacle elettorale”.
“Se sulla piattaforma Rousseau il 47% degli iscritti si era professata contro la candidatura di Aiello, perchè candidarlo e, soprattutto, perchè non espletare i dovuti controlli sul candidato per evitare che il movimento fosse esposto a critiche e cattiverie ? E che dire del servizio giornalistico che denunciava il possesso di un immobile parzialmente abusivo da parte di Aiello ? E cosa pensare della questione della parentela mafiosa con il cugino deceduto qualche anno prima ? Non corrisponde forse al vero che, nel 2016, a Cutro, il M5s ritiro’ la lista perche’ il candidato a Sindaco risulto’ avere il papa’ mafioso seppur morto 10 anni prima e con il quale non aveva rapporti addirittura da 20 anni ??? E se appare del tutto evidente che siano stati adottati due pesi e due misure non è altrettanto vero che sia molto grave il fatto che tutti gli attivisti del Movimento non siano stati opportunamente resi edotti per tempo delle vicende che riguardavano il loro candidato presidente ??? E che dire della notizia della presenza nelle liste del parente di un iscritto alla P2 ? Perchè il coordinatore Parentela e il suo “fido” assistente parlamentare hanno scelto di non ascoltare la base creando di fatto situazioni imbarazzanti per il Movimento tali da portarlo alla completa disfatta elettorale ? Una politica urlata, quella del duo Parentela/Mardente, che ad oggi non ha prodotto nessun risultato politico amministrativo degno di nota per la Calabria e per il suo Capoluogo e che al contrario, di fatto, ha portato il movimento a schiantarsi con l’ennesima debacle elettorale”.
Redazione Calabria 7