Fase 2, Cgil: “Lavoratori a rischio con ordinanza Santelli”

"Riteniamo - si legge in una nota del sindacato - che ci sia la necessità di una lotta antifascista quotidiana, a favore di un Paese democratico"

“Prevalgano la salute e la sicurezza delle lavoratrici e lavoratori, dei cittadini. Santelli ritiri l’ordinanza”. Lo affermano la Cgil Calabria e le Camere del Lavoro territoriali del sindacato .

“L’ordinanza sulle riaperture del presidente della Regione Jole Santelli – sostiene la Cgil – è un atto irresponsabile, che non tiene conto dei disposti Dpcm in materia di salute e sicurezza e che mette in pericolo la vita dei cittadini calabresi. In pochi giorni la presidente Jole Santelli, con fare schizofrenico e contraddicendo se stessa, è passata dalla richiesta al Governo di invio dell’esercito per controlli rigidi sulle restrizioni, alla riapertura indistinta delle attività, bar compresi, forzando i disposti del Dpcm che autorizzava dal 4 maggio l’apertura graduale di alcune attività”. La Cgil – prosegue il sindacato “sostiene tutti i sindaci che hanno già disposto di volersi attenere alle disposizioni del Dpcm del Governo e di non dare seguito all’ordinanza della presidente Santelli. Chiediamo l’intervento delle Prefetture nei confronti della presidente Santelli in merito all’ordinanza, che di fatto non tiene conto delle misure di sicurezza per le lavoratrici ed i lavoratori. Stigmatizziamo – aggiunge la Cgil – il repentino cambiamento di posizione del Presidente Jole Santelli, dettato più da scelte politiche nazionali che dagli interessi dei cittadini Calabresi. Non si può fare opposizione politica al governo dai salotti di Mediaset sulla pelle dei cittadini calabresi”. Secondo la Cgil “Santelli ha dimostrato gravi lacune sulla tenuta del suo stesso pensiero, portando la Calabria a una posizione oltranzista che rischia di mettere a rischio la vita dei calabresi. Santelli ritiri immediatamente l’ordinanza e si metta in sintonia con tutti i cittadini calabresi, indignati da tali scelte scellerate. Si avvii una fase di confronto serio con le parti sociali per l’emergenza economica”.

“L’ordinanza sulle riaperture del presidente della Regione Jole Santelli – sostiene la Cgil – è un atto irresponsabile, che non tiene conto dei disposti Dpcm in materia di salute e sicurezza e che mette in pericolo la vita dei cittadini calabresi. In pochi giorni la presidente Jole Santelli, con fare schizofrenico e contraddicendo se stessa, è passata dalla richiesta al Governo di invio dell’esercito per controlli rigidi sulle restrizioni, alla riapertura indistinta delle attività, bar compresi, forzando i disposti del Dpcm che autorizzava dal 4 maggio l’apertura graduale di alcune attività”. La Cgil – prosegue il sindacato “sostiene tutti i sindaci che hanno già disposto di volersi attenere alle disposizioni del Dpcm del Governo e di non dare seguito all’ordinanza della presidente Santelli. Chiediamo l’intervento delle Prefetture nei confronti della presidente Santelli in merito all’ordinanza, che di fatto non tiene conto delle misure di sicurezza per le lavoratrici ed i lavoratori. Stigmatizziamo – aggiunge la Cgil – il repentino cambiamento di posizione del Presidente Jole Santelli, dettato più da scelte politiche nazionali che dagli interessi dei cittadini Calabresi. Non si può fare opposizione politica al governo dai salotti di Mediaset sulla pelle dei cittadini calabresi”. Secondo la Cgil “Santelli ha dimostrato gravi lacune sulla tenuta del suo stesso pensiero, portando la Calabria a una posizione oltranzista che rischia di mettere a rischio la vita dei calabresi. Santelli ritiri immediatamente l’ordinanza e si metta in sintonia con tutti i cittadini calabresi, indignati da tali scelte scellerate. Si avvii una fase di confronto serio con le parti sociali per l’emergenza economica”.
Redazione Calabria 7

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