“La governatrice della Calabria, Jole Santelli, ha dato una lezione al governo dormiente.
Ha spiegato in maniera semplice la sua decisione che segue due direttrici: una se la Calabria rispettasse la fase 2 del Governo nessuna attività potrebbe essere aperte, due, se non si accelera sulle aperture in sicurezza si correrebbe il rischio che i calabresi in mancanza di liquidità si rivolgano alla malavita organizzata. Jole Santelli, inoltre, ha dimostrato grande senso di responsabilità affermando che l’Interlocuzione con il Governo proseguirà con la serietà e la responsabilità che il suo ruolo le impone”. Lo dichiara Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.
Ha spiegato in maniera semplice la sua decisione che segue due direttrici: una se la Calabria rispettasse la fase 2 del Governo nessuna attività potrebbe essere aperte, due, se non si accelera sulle aperture in sicurezza si correrebbe il rischio che i calabresi in mancanza di liquidità si rivolgano alla malavita organizzata. Jole Santelli, inoltre, ha dimostrato grande senso di responsabilità affermando che l’Interlocuzione con il Governo proseguirà con la serietà e la responsabilità che il suo ruolo le impone”. Lo dichiara Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.
“Il Governo – continua – ascolti in maniera seria i governatori delle regioni e le categorie produttive, non faccia finta che i provvedimenti messi in campo fino ad oggi abbiano avuto effetti, perché ci sono ancora tanti italiani che aspettano quanto promesso. Il Premier lavori seriamente e con spirito di responsabilità con le regioni del Sud per evitare che la possibile seconda ondata di contagi, come evidenziato dallo studio di Tecné commissionato da Forza Italia, non trovi un servizio sanitario improvvisato e non all’altezza di gestire l’emergenza. Dagli errori commessi finora il Governo lavori affinché gli stessi non si verifichino anche nel Mezzogiorno, che in molti casi non riescono a gestire l’ordinario figuriamoci lo straordinario. Il Premier Conte – conclude – lavori per dare risposte non per continuare a bloccare la voglia di continuare a produrre”.
Redazione Calabria 7