Non si placano le polemiche relative all’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli che, nella serata di mercoledì, aveva emesso l’ordinanza che anticipava, in un certo senso l’inizio della fase 2.
All’emittente “Cosenza Channel”, il direttore del reparto di “Malattie Infettive” del “San Matteo” di Pavia, Raffaele Bruno, voluto dal governatore calabrese come esperto della sua task force svela di non essere stato consultato dalla stessa Santelli. “Non so se i due miei colleghi di Padova e Roma, presenti nella task force sono stati avvisati, ma io non ho ricevuto nessuna informazione dell’ordinanza emanata. Se come cittadino so che è difficile stare chiusi per sempre, dall’altro canto capisco che si deve trovare un punto di incontro. Le situazioni epidemiologiche non si coniugano con le condizioni sociali, economiche e politiche, ma come professore di malattie infettive avrei detto no a questa soluzione. La task force, con me, si è riunita una sola volta. Il mio incarico è a titolo gratuito”.
All’emittente “Cosenza Channel”, il direttore del reparto di “Malattie Infettive” del “San Matteo” di Pavia, Raffaele Bruno, voluto dal governatore calabrese come esperto della sua task force svela di non essere stato consultato dalla stessa Santelli. “Non so se i due miei colleghi di Padova e Roma, presenti nella task force sono stati avvisati, ma io non ho ricevuto nessuna informazione dell’ordinanza emanata. Se come cittadino so che è difficile stare chiusi per sempre, dall’altro canto capisco che si deve trovare un punto di incontro. Le situazioni epidemiologiche non si coniugano con le condizioni sociali, economiche e politiche, ma come professore di malattie infettive avrei detto no a questa soluzione. La task force, con me, si è riunita una sola volta. Il mio incarico è a titolo gratuito”.
Redazione Calabria 7