Fase 2, pressing per ripartire dal 27 aprile: Conte frena

Attentato contro Gratteri

I governi di unità nazionale sono “improbabili” e il governo sta lavorando “con coraggio” in questa situazione di emergenza.

Il premier Giuseppe Conte torna a parlare in una intervista al Giornale. “Io sono sempre per un governo politico che ci mette la faccia” mentre “i governi di unità nazionale” sono “molto improbabili”. Conte ricorda ricorda come questo governo stia “operando con coraggio”. “Se non fosse così – aggiunge – sarei il primo a sollecitare una nuova soluzione”.

Il premier Giuseppe Conte torna a parlare in una intervista al Giornale. “Io sono sempre per un governo politico che ci mette la faccia” mentre “i governi di unità nazionale” sono “molto improbabili”. Conte ricorda ricorda come questo governo stia “operando con coraggio”. “Se non fosse così – aggiunge – sarei il primo a sollecitare una nuova soluzione”.

“Stiamo lavorando  – dice in un altro passaggio – su alcune proposte di allentamento delle misure, in modo da poter convivere con il virus nei prossimi mesi in condizioni di massima sicurezza, tenendo sotto controllo la curva epidemiologica e le condizioni di stress del sistema sanitario e ospedaliero locale”.

Già ieri in tarda serata il premier era intervenuto su Facebook sulla Fase 2. Nella cabina di regia “anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno” del governo di “un piano nazionale” con “linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio, a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione”.

La riapertura dal 4 maggio di aziende e uffici, con una forte dose di smart working, orari scaglionati e autobus a ingresso limitato. E un primo parziale allentamento del “lockdown” con spostamenti di lavoratori e riapertura dei parchi ma rinviando l’apertura indiscriminata di bar e negozi. Si va definendo, in una serie di riunioni tra il premier Giuseppe Conte, numerosi ministri, il capo della task force per la “fase 2” Vittorio Colao e alcuni rappresentanti del comitato tecnico scientifico, il piano nazionale per la ripartenza.

Il premier ferma fughe in avanti: non ci saranno riaperture la prossima settimana. Ma il pressing delle Regioni del Nord e di Confindustria è fortissimo. E nel confronto con gli enti locali Conte spiega che una valutazione è in corso su manifattura, edilizia, servizi al commercio. Alcuni ministri e le Regioni premono per riaprirle il 27 aprile ma parte del governo dice no. Decisive comunque per la ripartenza sono le Regioni, che in una riunione serale con il premier dicono sì alle linee guida nazionali ma con un prolungamento delle limitazioni di spostamenti tra Regioni e comunque un’autonomia territoriale.

Virginia Raggi torna a proporre più potere ai sindaci sul modello del ponte di Genova. Dal governo ribattono che la priorità è la salute: non si può riaprire senza assicurare la tenuta della rete sanitaria, anche attraverso Covid Hospital e centri per la quarantena, o si rischia un ritorno del contagio. Il governo starebbe già lavorando al prossimo autunno, per preparare una rete di tutela da un ritorno dei contagi. Ai rappresentanti di Regioni e Comuni il premier torna a chiedere collaborazione: basta fughe in avanti, basta annunci e pressing per riaperture accelerate. Se la “fase 2” sarà, come dice il ministro Peppe Provenzano, non un ritorno alla normalità ma “una lunga transizione”, è su linee guida nazionali che vuole lavorare il governo. “Non ci sono dieci, cento, mille exit strategy” ma una sola, dice da Bruxelles anche Paolo Gentiloni. Ma è chiaro che i territori sono il punto di tenuta.

E non aiuta la cacofonia di voci dei presidenti da chi come Luca Zaia che chiede di “allentare subito tutto” a Vincenzo De Luca pronto a ribadire che c’è “la quarantena per chi arriva in Campania da zone a rischio”. Tra le ipotesi per una riapertura a step ci sono anche macroaree di rischio, “zone rosse” e stop agli spostamenti tra le regioni. Ma è su linee nazionali e un riavvio graduale del motore che ragiona il governo. Lo chiedono le stesse Regioni, con Stefano Bonaccini, concordando con il premier e ministri come Francesco Boccia. Ma l’avvertenza è che specificità per alcune aree potrebbero esserci e dipenderà anche da quanto le Regioni possono assicurare la tenuta sanitaria. Di come ripartire dal 4 maggio Conte parla prima con i capi delegazione: si va da Iv che con Teresa Bellanova annuncia anche la possibilità di spostarsi per andare a coltivare gli orti, a Roberto Speranza che continua a mettere in cima a tutte le priorità la tutela della Salute. Dario Franceschini annuncia aiuti per le famiglie, anche per andare in vacanza. Quanto al confronto con il capo della task force Vittorio Colao, il presidente Iss Silvio Brusaferro e il presidente del Css Franco Locatelli, emerge la volontà di lavorare dal 4 maggio per far ripartire tutte le attività in sicurezza, con coordinamento di logistica, trasporti, per tenga sotto controllo la curva epidemiologica ed evitare ritorni del contagio. L’idea è permettere a tutti di lavorare dal 4 maggio e poi pian piano allentare le limitazioni per i cittadini: i lavoratori, con fasce orarie spalmate per evitare affollamenti, potranno spostarsi, i bambini potranno tornare nei parchi. Ma potrebbero esserci regole più severe per gli anziani. E maggiori tutele per i più deboli. Si potrà andare a fare jogging da soli ma è difficile, viste le contrarietà nel governo, che i bar e ristoranti riaprano il 4: se ne potrebbe riparlare più avanti.

Il pressing sulla ripartenza delle aziende però è molto forte. E Confindustria lancia l’allarme: il 43,7% delle imprese affronta problemi gravi e secondo un sondaggio gli imprenditori si sentono disarmati e arresi a ricorrere alla cassa integrazione. L’Emilia Romagna presenta al governo un piano per la ripresa per filiere produttive, fra cui automotive, moda, nautica e offshore, per salvaguardare l’export. E poi edilizia e costruzioni. Le Regioni, rappresentate nella task force da Bonaccini, Fontana e Musumeci, in un documento chiedono espressamente che le filiere ripartano dal 27 aprile. Nuovi incontri sono in programma a inizio settimana, la cabina di regia si rivedrà mercoledì.

Redazione Calabria 7

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Gli agenti di polizia, inoltre, hanno arrestato un 55enne per aver violato i domiciliari
Secondo il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, e il sostituto Davide Lucisano, “al momento non ci sono elementi di prova tali da configurare l’ipotesi di reato di associazione mafiosa”
"Si tratta - scrivono gli inquirenti - del sequestro di crediti d'imposta più alto di sempre"
Il provvedimento è la conseguenza di una misura di prevenzione richiesta e ottenuta già in primo grado dalla Procura Distrettuale di Bologna
In questo importante contesto sociale è stata organizzata una partita mista dei gruppi giovanili giallorossi U19 e U17 con i ragazzi della Fondazione Città Solidale
I biglietti per entrambe le date calabresi di Francesco Renga e Nek possono già essere acquistati in prevendita attraverso i consueti circuiti Ticket One, Ticket Service Calabria e Etes
Nel corso dell'incidente probatorio l'ex giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere, non fornendo alcun contributo all'inchiesta
Il Bel Paese si conferma in vetta per i consumi: la media europea è di 120 litri per persona al giorno mentre quella italiana sfiora il doppio
RUBRICHE

Calabria7 utilizza cookie, suoi e di terze parti, per offrirti il miglior servizio possibile, misurare il coinvolgimento degli utenti e offrire contenuti mirati.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2023 © All rights reserved