Operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione illegale attraverso la cosiddetta “rotta balcanica marittima“, coordinata dalla Dda di Catanzaro – con l’impiego di poliziotti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine ed alla Squadra Mobile di Crotone, in collaborazione con la Squadra Mobile di Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Lecce, Milano, Torino e Trieste, e con la partecipazione di personale dell’Agenzia Europol, della Divisione Interpol e i collaterali organismi esteri interessati alle operazioni. Destinatari dei provvedimenti 29 persone fortemente indiziate – scrivono gli inquirenti – di appartenere ad un’associazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed al riciclaggio del denaro provento dell’attività illecita; sodalizio articolato in cellule presenti in Italia ed all’estero i cui appartenenti, pur con compiti differenti, avevano come obiettivo unico quello di fare giungere i migranti in Italia sfruttando la rotta marittima del mediterraneo orientale, a bordo di natanti del tipo veliero, con partenza dalla Turchia e dalla Grecia.
Gratteri: “Un’indagine importantissima”
Gratteri: “Un’indagine importantissima”
“Questa è un’indagine per noi importantissima e completa. Per la prima volta si riesce a documentare, sul piano investigativo, come questi rifugiati riuscissero ad arrivare davanti alle coste della Calabria per poi andare in Europa”. Queste le parole del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, durante la conferenza stampa in corso nella sede della Procura della Repubblica di Catanzaro. “Dal punto di vista investigativo e probatorio – aggiunge il magistrato – è un’indagine di Serie A eseguita con sacrificio e pazienza dalla Squadra mobile di Crotone, direttamente collegata alle strutture centrali di Sco e Dac. E’ stato ricostruito nei dettaglia il lungo percorso di questi disperati che scappano dalla guerra che attraversano la Turchia e già lì iniziano a trovare i primi organizzatori di viaggi che li mandano in Grecia. Da Salonicco affittano dei velieri con cui arrivano sulle coste italiane. Qui c’è un’altra organizzazione ad attenderli che li fa arrivare in taxi o treno a Milano, Trento o Ventimiglia, a seconda dello stato europeo scelto dai migranti. Ogni step di questo viaggio – spiega il procuratore – bisogna pagarlo all’organizzazione i cui fautori sono collegati tutti in Rete”.
Diecimila euro a migrante
“È stato smantellato un gruppo malavitoso capace di garantire l’arrivo a destinazione di migliaia di migranti, in transito per l’Italia dalla cosiddetta rotta balcanica marittima, attraverso l’uso di velieri condotti da scafisti per lo più russofoni. Veniva garantito l’arrivo a destinazione del migrante al prezzo complessivo di circa 10 mila euro“. Lo dichiara il prefetto Francesco Messina, direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, durante la conferenza stampa in corso nella sede della Procura di Catanzaro. “Era stato creato – aggiunge – un vero e proprio sistema di accoglienza illegale, organizzato tra l’estero e diversi capoluoghi italiani, che ricomprendeva anche il vitto e l’alloggio nelle diverse tappe (Crotone, Lecce, Brindisi, Foggia, Grosseto, Imperia, Milano, Torino, Trieste) e al quale i migranti si affidavano completamente. Questa è la seconda operazione, in poco tempo – conclude il prefetto Messina -, che riguarda il fenomeno dell’immigrazione clandestina”.
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