Una lite violentissima, l’ennesima. Ha impugnato il coltello e nonostante ci fosse in casa il loro figlio di soli 4 anni, ha colpito più volte la compagna uccidendola. A finire sotto i fendenti è stata Lilia Patranel di 41 anni, collaboratrice domestica, con doppio passaporto moldavo e romeno.
Il delitto
Il delitto
La donna è stata uccisa dal marito Alexandru Ianosi Andreeva Dimitrova, 35enne romeno, in Veneto. L’uomo era a casa della quarantunenne dal 2017. Il delitto è accaduto nella notte a Spinea, cittadina del primo entroterra veneziano, in un condominio di otto appartamenti abitato da stranieri, per lo più romeni e moldavi, come i protagonisti della vicenda. Una relazione fatta di continue frizioni e pochi momenti di riappacificazione, con liti sempre più violente sfociate spesso in vere e proprie aggressioni fisiche. Lilia aveva tentato, in passato, di difendersi. Infatti avrebbe anche denunciato le botte subite alle forze dell’ordine, per poi ritirare la querela.
Indagini in corso
La lite e l’omicidio, senza che i vicini si rendessero conto della gravità di quanto stava accadendo, sono scoppiati poco dopo la mezzanotte. Una volta ccisa la compagna, l’uomo si sarebbe seduto accanto al figlio, aspettando le 5 del mattino per chiamare il 112 e far intervenire i Carabinieri, confessando l’accaduto. Non è ancora chiaro se il piccolo abbia assistito alla terribile scena dell’uccisione della mamma, oppure se l’omicidio sia avvenuto mentre il bambino dormiva. Il trentacinquenne è stato arrestato. Gli inquirenti stanno effettuando i rilievi all’interno dell’appartamento per raccogliere tutti gli elementi utili a chiarire le ultime ore di vita della donna e ricostruire la dinamica di questo ennesimo dramma familiare. (Foto d’archivio)