Catanzaro (4-3-3): Furlan; Celiento, Signorini, Figliomeni, Favalli (86’Nicoletti); Maita, De Risio, Iuliano (63’Giannone); Statella, Bianchimano (77’Ciccone), Fischnaller. All. Auteri.

MARCATORI: 20′ Maiorino (F. Sal)

NOTE: Ammoniti Signorini, Bianchimano (Cat)

LE PAGELLE

a cura di Raffaele Pedullà

Stecca la prima play off un Catanzaro timido e impaurito. A nulla serve la carica dei 1500 tifosi giallorossi unici a salvarsi  (10 in pagella) da una partita ‘lugubre’ che le Aquile conducono  incapaci d’invertire una prestazione opaca e sotto-ritmo.

Auteri schiera un inedito 3-5-2 in controtendenza alle dichiarazioni pre-gara nelle quali parlava di un Catanzaro in buone condizioni fisiche pronto all’appuntamento, di fatto ha rinunciato a giocarsela da subito  puntando quasi tutte le chance nella gara di ritorno (anche se nelle dichiarazioni addita questa mentalità ai calciatori).

La sconfitta dal passivo minimo consente un agevole ribaltone ma i giallorossi devono scendere realmente in campo e mostrare ciò che sanno realmente fare un approccio totalmente diverso che renda onore alla bellissima cornice di pubblico che gremirà il Ceravolo.

In porta Furlan  poteva far di più sulla rete di Maiorino trafitto da una perfida punizione rasoterra;

Celiento , Figliomeni e Signorini  dovevano offrire maggiori garanzie invece la difesa nonostante un centrocampo rinfoltito in più di una circostanza ha dato segni di cedimento .

Sugli out destra e sinistra Statella  e Favalli  lontani parenti dei giocatori abituali ammirati, Iuliano e Maita  in affanno non riescono a interagire tra di loro,  De Risio meglio dei suo compagni di reparto ma predica nel deserto assoluto.

Bianchimano e Fishnaller Pochi spunti qualche iniziativa individuale sporadica nulla a che vedere con l’ attacco più prolifero della lega pro che doveva far sfracelli alla vigilia.

Le sostituzioni che vedono gli ingressi di Giannone Ciccone e Nicoletti non sortiscono nessuna inversione di marcia il Catanzaro è colpevolmente assente.

Non diamo voti per questa volta, accreditando a squadra e calciatori la reale volontà di gestire la qualificazione attraverso i 180 minuti complessivi. Sapremo dopodomani!

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