All’indomani dell’atteso click day per l’assegnazione dei fondi residui sul Bonus Trasporti 2023, Ferrovie della Calabria a Catanzaro si fa trovare impreparata all’utenza. Da stamattina arrivano infatti segnalazioni circa l’incapacità di assolvere alle richieste di alcuni utenti e soprattutto sulle lunghissime code che si sono formate nelle biglietterie del centro cittadino e del quartiere Lido, che stanno causando ore di attesa e la rabbia dei passeggeri.
Quel che è peggio, è che il disservizio sarebbe causato non solo dalla presenza di un solo sportello attivo, ma anche dalla mancanza di qualifiche del personale addetto.
Eppure, la situazione non è affatto una novità: sebbene oggi in molti si siano recati agli sportelli per usufruire del Bonus ottenuto, gli utenti raccontano di file interminabili che si ripetono sistematicamente ogni inizio del mese, nell’immobilismo di Ferrovie della Calabria che pare sorda ai reclami.
La testimonianza e il rimpallo tra stazioni
A fornire testimonianza diretta a Calabria7 di quanto stia accadendo in queste ore nelle stazioni del Capoluogo è Serena Varano, pendolare che tutte le mattine viaggia con il servizio su rotaie di Ferrovie della Calabria per raggiungere il posto di lavoro e che stamane, come ogni inizio mese, si è recata in stazione per acquistare l’abbonamento.
“Sono stata in stazione a Lido e dopo aver fatto la fila mi sono sentita dire che non erano autorizzati a farmi acquistare con il Bonus un abbonamento bimestrale, spedendomi nella stazione centrale di Catanzaro centro”, ha spiegato Serena. “E stiamo parlando di una biglietteria (quella di Lido ndr.) che di per sé è quasi sempre chiusa e quando c’è qualcuno si dicono impossibilitati ad espletare alcuni servizi nonostante abbiano i computer palesemente collegati ai sistemi”.
Una volta arrivata in centro però, ha aggiunto Serena, “mi hanno chiesto di scrivere una dichiarazione per riferire quanto mi era stato detto a Lido, in quanto per loro è impossibile che si siano rifiutati di farmi l’abbonamento. A Via Milano, comunque, lo sportello aperto è uno solo e la gente sta perdendo ore di lavoro per poter attivare il proprio abbonamento. Ogni mese è così”.
Operatori privi di qualifica
Il paradosso di tutta questa situazione, per Serena, si verifica però quando dopo ore di attesa riesce a trovarsi di fronte a una operatrice dell’unico sportello aperto che, incredibile ma vero, “non possiede lo Spid, perché in realtà ha qualifica da capotreno, e dunque non può entrare nel sistema con le autorizzazioni adatte a potermi fornire l’abbonamento per due mesi che volevo acquistare”.
Per sbrogliare la matassa, la soluzione è stata quella di aprire finalmente un secondo sportello con un’altra operatrice autorizzata, ma la toppa è peggio del buco.
“La seconda operatrice che è arrivata a risolvere il mio problema non sa in realtà come fare, ed è al telefono, in vivavoce, con qualcuno che spiega passo passo cosa fare per riuscire a farmi acquistare questo biglietto”, ha testimoniato ancora Serena, che in stazione da stamattina alle 8, solo alle 10,30 è riuscita finalmente ad acquistare il suo abbonamento bimestrale.
Ogni inizio del mese qui sanno che c’è questa situazione di affollamento, e puntualmente si fanno trovare impreparati, improvvisandosi nel fare cose che non sanno fare. È sistematica la situazione, il comportamento è letteralmente doloso”.
Il richiamo a Occhiuto
Quasi gettate nel vuoto tutte le lamentele, alle quali la risposta di un operatore, come raccontato sempre da Serena, ha dell’assurdo: “Se non le piace cambi servizio, tanto questa è una Srl”.
E sebbene questo sia vero, è ancor più vero che Ferrovie della Calabria sia una azienda partecipata al 100% dalla Regione Calabria.
“Questa Srl viene pagata con fondi regionali – è stata la risposta di Serena all’operatore – non vedo perché dovrei decidere di cambiare anziché di far cambiare in meglio il servizio”.
Lo sfogo però continua e, questa volta, è rivolto direttamente al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e all’amministratore unico Ernesto Ferraro.
“Occhiuto lo sa cosa avviene in Ferrovie della Calabria? – dice – lo sa che gli operatori si rifiutano di attivare gli abbonamenti perché sono incapaci? Lo sa che lavorano senza Spid perché lavorano con altre qualifiche e non sono formati per emettere biglietti? L’amministratore unico è a conoscenza della situazione o è troppo impegnato a stare a Cosenza? Perché fino a prova contraria stiamo parlando di un servizio pubblico, e ogni mese è sempre lo stesso schifo”.



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