di Bruno Mirante – “L’Italia si cura con il lavoro”, è lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori del 2021. Centralità al lavoro e alla sicurezza, dunque, in una fase difficile della vita del Paese in cui vi è la necessità di ripartire e di affrontare le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia. Abbiamo raggiunto il segretario provinciale UilTuCS di Catanzaro Saverio Scarpino per conosce da vicino le difficoltà vissute dai lavoratori del comparto del commercio, del turismo e dei servizi, trai più colpiti dalla crisi economico-sanitaria in corso ma che ancora, in larga parte, non sono stati vaccinati. Secondo il sindacalista le strade da percorre sono due: vaccinazioni e riaperture nel rispetto delle norme anti-contagio. La crisi pandemica- rileva Scarpino – produce dei risvolti economici che sono sotto gli occhi di tutti ma soprattutto delle conseguenze di ordine sociale. “Fin quando resisterà il blocco dei licenziamenti, sarà possibile ‘reggere la crisi’, ma la situazione deve essere affrontata con urgenza e ad ampio raggio da parte del governo perché non si potrà andare avanti a lungo attingendo alla cassa integrazione e ai sussidi di Stato”. In questa direzione, secondo Scarpino, non è certamente d’aiuto il “coprifuoco”: “Vi sono ristoratori – afferma – che ritengono più vantaggioso tenere chiuso e usufruire della cassa integrazione invece di ‘aprire a metà’. Il pensiero di Scarpino va inoltre ai lavoratori dei supermercati i quali “non hanno mai smesso di operare in prima linea durante le fasi più acute delle pandemia”, ai lavoratori della vigilanza “che operano negli aeroporti venendo quotidianamente a contatto con individui provenienti da tutto il mondo, in un periodo in cui si parla molto di varianti del virus, ma che ancora sono stati solo parzialmente vaccinati perché non sono stati equiparati alle forze di polizia”. E coloro che lavorano nel trasporto valori.
Il comparto turistico
Il comparto turistico
E poi il comparto del Turismo, essenziale in una regione come la Calabria. “Tra fine maggio e inizio giugno – afferma Scarpino – a ripartire dovrebbero essere i villaggi turistici. Dopo aver istituito i comitati Covid nelle aziende abbiamo chiesto di essere messi a conoscenza delle modalità con le quali si procederà alle riaperture perché i lavoratori del turismo non rientrano nelle liste delle vaccinazione”. Tra le varie categorie di cui la UilTuCS si occupa vi sono i lavoratori del servizio mensa e delle pulizie che operano all’interno degli ospedali. Costoro hanno ricevuto la somministrazione al pari del personale medico. “Non vorremmo mai che le istituzioni si dimenticassero di questi lavoratori – rileva Scarpino – perché hanno prestato sevizio rischiando l’incolumità propria e delle loro famiglie”.