“Il 25 aprile è una giornata che non può essere dimenticata e neanche offuscata o infangata”.
Lo ha detto Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, partecipando, stamattina, alle celebrazioni della Festa della Liberazione che si sono tenute nell’ex campo di prigionia di Ferramonti di Tarsia (Cosenza), dove è stata anche deposta una corona su una lapide a memoria dei caduti.
Lo ha detto Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, partecipando, stamattina, alle celebrazioni della Festa della Liberazione che si sono tenute nell’ex campo di prigionia di Ferramonti di Tarsia (Cosenza), dove è stata anche deposta una corona su una lapide a memoria dei caduti.
“E’ un simbolo di libertà – ha detto Oliverio – e credo che un Paese maturo e civile non può rinunciare alla libertà che ci è stata data dal 25 aprile”.
Il governatore ha anche parlato del cimitero dei migranti, definito simbolo di rispetto.
“Il Cimitero dei migranti è il simbolo del rispetto di milioni di uomini e donne che sono costretti ad attraversare il Mediterraneo, perdendo spesso la vita, e anche quando si perde la vita bisogna rispettarne la dignità”. Lo ha detto stamattina il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che ha visitato il cantiere del Cimitero dei migranti, a Tarsia, nel Cosentino, accompagnato da Franco Corbelli, che ha promosso la costruzione dell’opera di solidarietà. “Tarsia è il simbolo della Calabria che accoglie, – ha detto Oliverio – lo è stata durante il fascismo e con la Liberazione e lo è oggi con il Cimitero dei migranti”. “I lavori vanno avanti – ha detto invece Franco Corbelli – e il primo stralcio sarà terminato a giorni, e speriamo che per il 3 ottobre, la data della memoria delle vittime dei naufragi, tutto sia pronto, e sarà anche un simbolo di integrazione, un tutt’uno con il cimitero comunale di Tarsia”.
Redazione Calabria 7