Apre Nicola Zingaretti, chiude Enrico Letta. La parabola recente del Partito democratico nazionale è plasticamente rappresentata nel programma della Festa regionale dell’Unità che è stato presentato oggi dal commissario regionale Stefano Graziano e dal gruppo di militanti che ha lavorato all’organizzazione (qui il programma completo).
Il ritorno di Zingaretti
Il ritorno di Zingaretti
Tutto si terrà al Parco Gaslini a Catanzaro Lido. La conferenza stampa di apertura è prevista per venerdì alle 16 e vi parteciperanno la candidata del centrosinistra alla Presidenza, Amalia Bruni, e l’attuale governatore del Lazio che torna in Calabria in questa unica veste dopo essere stato tra i protagonisti dell’avventura elettorale – finita con una pesante sconfitta e con le successive dimissioni – di Pippo Callipo a gennaio del 2020. A seguire in agenda c’è un incontro con i segretari calabresi di Cgil, Cisl e Uil, quindi un altro sul Pnrr con Francesco Boccia, Giuseppe Falcomatà e lo stesso Zingaretti.
Il gran finale con Letta
Sabato alle 18 si parla di “legalità e libertà” con le conclusioni affidate Michele Emiliano e Franco Roberti, alle 20 il tema è invece plurimo (“ambiente, turismo, cultura e infrastrutture”) e l’ospite d’onore sarà l’ex ministra Paola de Micheli. La domenica pomeriggio alle 16 spazio alla “Calabria dei giovani e delle donne” con la capogruppo al Senato Simona Malpezzi; alle 17,30 si discute invece di sanità con l’ex ministra Beatrice Lorenzin; gran finale alle 18,30 con Bruni ed Enrico Letta (intervistato da Giovanna Vitale).
La stoccata di Graziano sul Codice etico
Il tutto è condito dalla presentazione dei candidati, da tre serate musicali e dalle immancabili cene che, assieme a una suddivisione degli eventi studiata a tavolino nel pieno rispetto delle correnti interne ai dem calabresi, resta forse l’unico elemento che richiama le Feste del fu Pci. “Ritorniamo tra la gente ma parlando di argomenti seri e non dando spazio al populismo che mira solo alla pancia delle persone”, hanno commentato alcuni degli organizzatori come Giovanni di Bartolo, Maria Antonietta Sacco, Teresa Esposito e Lidia Vescio. Una stoccata al centrodestra l’ha riservata solo Graziano rispondendo a una domanda sulla mancata consegna delle liste all’Antimafia per il vaglio preventivo: “Abbiamo un Codice etico molto stringente, loro non avendo un Codice etico devono sottoporsi a qualcuno che li giudichi”.
s. p.