Giù le mani dei boss dalla Madonna. Sulla spinta di Papa Bergoglio, sensibile alla devozione popolare, sarà presentata oggi la task force (della quale fa parte il procuratore aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini) della Pontificia Accademia Mariana Internazionale per riportare le processioni dedicate alla Vergine sul giusto binario. La task force sarà destinata, quindi, a vegliare per impedire possibili infiltrazioni mafiose nelle celebrazioni dedicate alla Madre di Cristo. “La devozione mariana – ha dichiarato il Papa – è un patrimonio religioso-culturale da salvaguardare nella sua originaria purezza, liberandolo da sovrastrutture, poteri o condizionamenti che non rispondono ai criteri evangelici di giustizia, libertà , onestà e solidarietà”.
Il pontefice argentino vuole evitare, ad ogni costo, infiltrazioni di ’ndrangheta, camorra, mafia e Sacra Corona Unita, organizzazioni che negli anni hanno finito per gestire alcune di queste cerimonie. La strumentalizzazione delle cerimonia religiose e delle feste ad esse legate è stata, per decenni, una forma di “legittimazione” per i boss ed una forma di ulteriore ostantazione del loro nefasto potere. Spiegano dal Vaticano.
Il pontefice argentino vuole evitare, ad ogni costo, infiltrazioni di ’ndrangheta, camorra, mafia e Sacra Corona Unita, organizzazioni che negli anni hanno finito per gestire alcune di queste cerimonie. La strumentalizzazione delle cerimonia religiose e delle feste ad esse legate è stata, per decenni, una forma di “legittimazione” per i boss ed una forma di ulteriore ostantazione del loro nefasto potere. Spiegano dal Vaticano.
L’inchino del boss nel 2014
Come non dimenticare, ad esempio, l’inchino nel 2014 a Oppido Mamertina, nel Reggino, davanti l’abitazione del boss Giuseppe Mazzagatti durante la processione della Madonna delle Grazie. Le conferenze episcopali regionali, così come i vescovi delle diocesi coinvolte, hanno più volte condannato questi atti di blasfemia devozionale. In alcuni casi non hanno esitato a sospendere gli eventi. Ora a muoversi è la stessa Santa Sede. Della task force fanno parte ecclesiastici, magistrati, agenti e carabinieri. Indagheranno anche sui casi di boss scelti come padrini di battesimi e cresime.