Una figuraccia. Roberto Occhiuto stavolta ha fatto flop. Nel pomeriggio di ieri l’ufficio stampa della Regione Calabria aveva annunciato in pompa magna un provvedimento drastico contro l’abusivismo edilizio commissariando per “inerzia e inadempienza” 30 Comuni che non avrebbero (il condizionale è d’obbligo) vigilato sull’attività urbanistico-edilizia in tema di controllo del territorio e repressione dell’abusivismo (LEGGI QUI). “Quella approvata oggi dalla Giunta – ha commentato Roberto Occhiuto attraverso il suo canale Twitter – è una delibera davvero importante, la Calabria ha bisogno di questi segnali di discontinuità. La lotta all’abusivismo edilizio è una priorità per il mio governo. Lavoriamo per diffondere la cultura della legalità e per difendere il nostro territorio”. L’ennesimo annuncio ad effetto del governatore si sta tuttavia rivelando un autentico boomerang e le accuse rivolte alla maggior parte dei Comuni messi “sotto inchiesta” dalla Regione gli stanno tornando contro con autentiche smentite carte alla mano. Ultimamente Roberto Occhiuto non pare andare molto d’accordo con i sindaci ma stavolta la situazione sembra essergli sfuggita di mano perché a redarguirlo sono anche i primi cittadini di centrodestra.
Il report di Maria Limardo che smentisce Occhiuto
Il report di Maria Limardo che smentisce Occhiuto
Ma procediamo con ordine. Il primo sindaco a precisare è stato Maria Limardo che, a difesa degli uffici comunali di Vibo, ha preso carta e penna inviando agli organi di stampa un report che, di fatto, smentisce quanto sostenuto dalla Cittadella. Una nota pacata ma che tende a precisare con forza che a Palazzo “Luigi Razza” non hanno bisogno di un altro commissario perché tutte le pratiche edilizie prese in considerazione sono state evase. Lo sanno la Procura della Repubblica di Vibo e anche la Prefettura. L’unica a disconoscere la situazione è la Regione e qui la Limardo si prende elegantemente la colpa evitando di andare contro Occhiuto e i suoi parlando di “mero errore materiale” (LEGGI QUI).
Mascaro “bacchetta” la Regione
Nel primo pomeriggio di oggi a smentire la Giunta regionale ci ha pensato anche l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme guidata dall’avvocato di Forza Italia Paolo Mascaro: “Il Comune di Lamezia Terme – si legge in una nota – è in prima linea con azioni concrete, e non invece con vuote dichiarazioni o con inapplicati atti, nel contrasto all’abusivismo edilizio e ciò con una costante azione che è sinergicamente condotta fianco a fianco alla locale Procura della Repubblica. Al riguardo, basta semplicemente richiamare la delibera di giunta comunale numero 51 del 16 febbraio 2023 di approvazione dei progetti di demolizione di 3 opere abusive con spesa prevista per attuazione degli interventi pari a 201.849,41 euro e la successiva determinazione dirigenziale numero 30 del 7 aprile 2023 di affidamento dei lavori; dei 3 interventi, 2 sono stati già materialmente eseguiti ed uno è di prossima realizzazione”. Fatti e non mere parole chiarisce Mascaro che sottolinea l’impegno per la legalità della sua azione amministrativa “avvenuta tutta utilizzando fondi comunali e non certo con fondi regionali o statali, rappresenta quanto sia falso, inadeguato ed irrispettoso parlare di “inerzia ed inadempienza” nel contrasto all’abusivismo edilizio da parte del Comune di Lamezia Terme. Con riferimento specifico, poi, a quanto oggetto della deliberazione di Giunta Regionale, della quale si attende di leggere il contenuto per ulteriori eventuali valutazioni, si rappresenta che l’asserito ritardo nell’emissione di ordinanze di demolizione riguarda unicamente cinque verbali redatti l’uno il 27/10/20 e gli altri 4 tra il 26/01/21 ed il 20/07/21 e cioè quando il Comune di Lamezia era momentaneamente retto da gestione commissariale; al riguardo, gli uffici, pur con le notorie carenze di organico, stanno alacremente e meritoriamente operando ed a brevissimo anche dette ultime residue ordinanze saranno emanate”.
Vacca contro “l’annuncite” di Occhiuto
Lamezia come Soverato dove si dice “esterrefatto” il sindaco Daniele Vacca che, al pari del collega Paolo Mascaro, giudica inaccettabile la disattenzione da parte della Regione Calabria che taccia di “inerzia ed inadempienza” un ente locale. “Rimango basito – attacca il primo cittadino di Soverato – di fronte le modalità con cui tutto questo viene riportato sui mass-media, lanciando un messaggio distorto che colpevolizza le amministrazioni comunali di diffondere la cultura della illegalità e di non operare per la difesa del nostro territorio. Ma la cosa che mi lascia ancor più perplesso sono le metodologie di approccio alla comunicazione da parte della Regione Calabria nei confronti degli stessi enti comunali che quotidianamente sono impegnati a risolvere le tante criticità del territorio” (LEGGI QUI) E mentre Mascaro ritiene “opportuno che, in futuro, la Regione Calabria, piuttosto che procedere alla nomina di inutili e costosi Commissari, indirizzi le proprie forze nell’individuare risorse da destinare ai Comuni per operare le demolizioni”, Vacca si sofferma sulle lentezze burocratiche che chiamano in causa l’inerzia della Cittadella: “È infatti vero che molti procedimenti sono bloccati, ma perché le amministrazioni comunali rimangono sospese in attesa della conclusione di lunghi iter procedurali, e intrappolate all’interno delle lungaggini burocratiche connesse, solo per fare un esempio, al rilascio di compatibilità paesaggistiche proprio da parte degli uffici regionali i cui tempi per una risposta arrivano a superare abbondantemente anche i quattro anni”. Entrambi concordano su un punto sperando che Occhiuto, almeno stavolta, memorizzi il concetto: meno annunci, più fatti.