Filiera agrumicola, la Regione Calabria prepara un nuovo bando Psr

gallo

La Regione Calabria investe sulla filiera agrumicola. Per dare sostegno a un comparto già duramente provato dalle avversità meteo e dalle conseguenze economiche della pandemia, l’assessorato regionale all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo, ha scelto di affiancare alle procedure già avviate col ministero delle Politiche agricole, tese a individuare possibili forme di ristoro, un bando del Psr, di prossima pubblicazione.

Proprio per confrontarsi sui contenuti dell’iniziativa, si è tenuto in videoconferenza un seminario, presenti il dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari, rappresentato dal dirigente generale Giacomo Giovinazzo, e i delegati delle principali op agrumicole, delle organizzazioni di categoria e degli ordini professionali. Al centro del confronto, il bando puntato sulla riconversione varietale degli agrumi, legato agli interventi 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole finalizzati alla riconversione varietale di produzioni agrumicole”, e 4.1.3, “Attivazione facoltativa di investimenti per l’ammodernamento degli impianti di irrigazione”.

Proprio per confrontarsi sui contenuti dell’iniziativa, si è tenuto in videoconferenza un seminario, presenti il dipartimento Agricoltura e risorse agroalimentari, rappresentato dal dirigente generale Giacomo Giovinazzo, e i delegati delle principali op agrumicole, delle organizzazioni di categoria e degli ordini professionali. Al centro del confronto, il bando puntato sulla riconversione varietale degli agrumi, legato agli interventi 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole finalizzati alla riconversione varietale di produzioni agrumicole”, e 4.1.3, “Attivazione facoltativa di investimenti per l’ammodernamento degli impianti di irrigazione”.

Gallo: “Bandi settoriali”

«Mutando impostazione rispetto al passato anche recente – ha spiegato l’assessore Gallo –, i bandi Psr di prossima pubblicazione saranno strettamente settoriali e destinati alle diverse e importanti filiere agroalimentari. In particolare, attraverso quello dedicato al settore agrumicolo, contiamo di riuscire a estendere e rafforzare la stagionalità delle produzioni calabresi, alle quali sono riservati oltre 35mila ettari, e di migliorarne il posizionamento sui mercati. Prima di procedere, privilegiando la concertazione, abbiamo inteso raccogliere spunti e idee dai protagonisti del settore, per rendere ancor più efficaci le azioni programmate».

Gli investimenti ammissibili

Nelle linee guida tratteggiate dal dipartimento e offerte alla riflessione e al contributo delle parti interessate, si prevede che gli investimenti ammissibili possano essere quelli di riconversione varietale da clementina comune e suoi cloni precoci a clementina tardiva, ad arancia (varietà navel, pigmentata, tardiva) e a limone; e da arancia (escluse varietà navel, pigmentata, tardiva) ad arancia tardiva, clementina tardiva e limone (che si intendono in ordine di priorità a parità di punteggio in graduatoria), ma non le riconversioni da e a produzioni bergamotticole. Ammissibili, inoltre, i nuovi impianti di agrumeti (clementina tardiva, arancia tardiva o limone) in sostituzione di agrumeti estirpati negli ultimi dieci anni, mentre si pensa di non consentire la riconversione di agrumeti che abbiano beneficiato di un contributo pubblico negli ultimi dieci anni.

Finanziati i sistemi irrigui

In aggiunta agli investimenti di riconversione, inoltre, attraverso la misura 4.1.3, si potrà investire sull’ammodernamento dei sistemi irrigui al servizio degli agrumeti.

La dotazione economica

La dotazione iniziale dovrebbe essere pari ad un milione di euro, con un contributo concedibile previsto del 55% dei costi ammissibili per investimenti nelle aree montane o svantaggiate, e del 45% dei costi ammissibili nelle altre aree, in base alla nuova delimitazione delle aree svantaggiate 2020.
Il sostegno dell’intervento 4.1.1 è subordinato alla superficie agrumicola sottoposta a riconversione e gli investimenti di impianti arborei saranno ammessi e rendicontati sulla base dei costi standard definiti dal Psr Calabria. Gli eventuali investimenti per l’ammodernamento dei sistemi irrigui potrebbero essere ammessi e rendicontati in parte a costi standard ed in parte, per le voci non previste in tali costi, a costi reali, secondo i parametri del prezziario regionale oppure dimostrati con almeno tre preventivi. Un nuovo incontro si terrà ai primi di febbraio, per definire in dettaglio ogni aspetto prima di procedere alla definizione e pubblicazione del bando.

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