di Vincenzo Imperitura – L’eco del successo della data roccellese del Jovabeach party non accenna ad esaurirsi e a distanza di tre giorni dall’evento clou dell’estate 2019 nella Locride.
I commenti restano positivi. Trentamila persone a ballare felici sulla spiaggia all’ombra del castello dei Carafa e operatori turistici della zona a cui non è sembrato vero di poter contare su un afflusso così grande di clienti.
I commenti restano positivi. Trentamila persone a ballare felici sulla spiaggia all’ombra del castello dei Carafa e operatori turistici della zona a cui non è sembrato vero di poter contare su un afflusso così grande di clienti.
E se a Roccella, l’onda lunga del concerto contribuisce a far registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive anche per il weekend successivo al concerto
Discorso diverso si deve fare per hotel e case vacanze dei centri vicini, dove l’effetto della tribù che balla si è già esaurito.
E così, dopo la sbornia dei rincari impazziti in concomitanza con il concerto, i prezzi sono nuovamente crollati (tre notti in doppia possono essere acquistati comodamente, oggi 13 agosto, con meno di 200 euro) e buona parte delle stanze restano desolatamente vuote.
Con tanti saluti ad una programmazione turistica che, esplosa la bolla Jovanotti, torna a mostrare un territorio che sembra non riuscire ad andare oltre un ricarico folle sugli (scarsi) servizi offerti.
Sulla spiaggia a nord del porto intanto, proseguono i lavori di ripulitura dell’arenile con bagnanti e sportivi che fanno lo slalom tra i mezzi pesanti e gli ultimi bagni chimici ancora da portare via.
Smontato il mega palco e raccolta l’immondizia di una notte da ricordare, resta un tratto di litorale grande 80 mila metri quadri, rimasto pulito ma completamente spoglio di quella macchia mediterranea che, per dirla come Jovanotti, rende questo pezzo di Calabria bello come pochi altri.