C’è anche la triste storia di un giovane disoccupato suicida nell’inchiesta che ha portato oggi all’arresto di sei persone per una lunga serie di finti corsi per diventare Operatori socio sanitari.
La vicenda è venuta alla luce nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Castrovillari (Cosenza) e riguarda un giovane che, come tanti, aveva partecipato ai corsi, pagando cifre comprese tra i 2000 e i 2500 euro, e che si era accorto che, di fatto, non si trattava di un corso utile a trovare un posto di lavoro. Il giovane si è poi tolto la vita quando ha capito di essere stato truffato.
La vicenda è venuta alla luce nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Castrovillari (Cosenza) e riguarda un giovane che, come tanti, aveva partecipato ai corsi, pagando cifre comprese tra i 2000 e i 2500 euro, e che si era accorto che, di fatto, non si trattava di un corso utile a trovare un posto di lavoro. Il giovane si è poi tolto la vita quando ha capito di essere stato truffato.
“Il giovane, che era disoccupato da anni, è stato sopraffatto dalla disperazione”, ha detto il colonnello Vincenzo Maresca, comandante dei Nas di Napoli – e noi riteniamo giusta la misura della custodia cautelare in carcere per le persone coinvolte”. “Ci siamo imbattuti in questo fatto nel corso delle indagini – ha detto invece il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla – il suicidio è avvenuto prima che cominciasse la nostra inchiesta”.
Redazione Calabria 7