Di Carmen Mirarchi – Si sono dimessi i Consiglieri comunali di Catanzaro Gianmichele Bosco e Nicola Fiorita, di Cambiavento. Le dimissioni sono arrivate dopo giorni difficili per il capoluogo di Regione durante i quali non si è tenuto nessun consiglio comunale e durante i quali Catanzaro è stata duramente attaccata anche dalle reti nazionali.
“Io a Gianmichele Bosco abbiamo pensato alle dimissioni per tante ragioni subito dopo l’inchiesta che nostro malgrado ci coinvolge” ha dichiarato il consigliere comunale Nicola Fiorita subito dopo aver consegnato le sue dimissioni.
“Io a Gianmichele Bosco abbiamo pensato alle dimissioni per tante ragioni subito dopo l’inchiesta che nostro malgrado ci coinvolge” ha dichiarato il consigliere comunale Nicola Fiorita subito dopo aver consegnato le sue dimissioni.
“Non vogliamo fare politica a tutti i costi. Sino a quando non otterremo l’archiviazione, sicuri di come ci siamo comportati, avevamo pensato alle dimissioni. Abbiamo atteso per una serie di ragioni soprattutto perché tante persone ci hanno chiesto di andare avanti per rappresentare una Catanzaro diversa. Noi avremmo voluto governare i tempi in maniera diversa: fare un’assemblea pubblica, mettere a disposizione gli atti processuali, spiegare i nostri comportamenti e mostrare la correttezza delle nostre condotte. Per fare questo dovevamo aspettare i tempi della giustizia. Io e Bosco abbiamo fiducia ed abbiamo chiesto di essere ascoltati. Questo avverrà il 7 ed il 14 febbraio e sino a quella data non vogliamo parlare dell’inchiesta. Avevamo pensato – ha aggiunto Fiorita – di aspettare quelle date anche perché avrei voluto un consiglio comunale in quanto ho tante cose da dire su questa inchiesta e su questa politica. Gli avvenimenti ultimi e le ultime interviste hanno screditato il Consiglio comunale e noi prendiamo atto che questo non si è più riunito dopo l’inchiesta”.
Fiorita ha parlato di una paralisi al Comune ed ha aggiunto: “A noi non interessa tirare a campare, noi abbiamo fatto un passo in avanti. Io faccio altro nella vita, ciò che ho fatto è solo per Catanzaro. Da questa consiliatura non può più venire nulla di buono e l’unico gesto coerente è quello dì dimettersi ed invitare gli altri a dimettersi”.
Per Nicola Fiorita tutti dovrebbero dire basta perché Catanzaro, secondo il consigliare comunale di Cambiavento, ha necessità di riacquistare nei fatti il suo ruolo di capoluogo di regione. “Il sindaco dovrebbe dimettersi e prendere atto che è finita , la sua maggioranza è finita. Io non farò politica sino a quando non sarò in assoluta tranquillità. Sono contento che si facciano le inchieste e sono sicuro che chi si è comportato bene non ha nulla da temere. Quando questa mia convinzione avrà la certificazione giudiziaria io continuerò a fare ciò che voglio fare” ha concluso Fiorita. Insieme a lui ha consegnato le dimissioni Gianmichele Bosco che ha spiegato che la decisione sarebbe nata da “una delegittimazione di fatto del Consiglio comunale”.
“Dopo l’ inchiesta che ha visto coinvolti 29 consiglieri comunali di fatto l’agibilità politica è inesistente. Ci siamo sentiti in dovere di rassegnare le nostre dimissioni ed ogni consigliere dovrebbe avere il coraggio di dire basta perché questa consiliatura è di fatto terminata. Diamo la possibilità si cittadini di tornare al voto perché si possa dare lustro alla città senza essere svergognati né a livello locale né a livello nazionale” ha detto Bosco. “Non ho sentito nessun consigliere ma mi aspetto una presa di posizione affinché tutti possano dimostrare che non c’è attaccamento ad un ruolo. Quello che è emerso a livello nazionale è l’incompetenza e noi dobbiamo pretendere il meglio. Mi riferisco ad un’immagine penosa della città fornita da rappresentati della politica cittadina in varie interviste”.
Tecnicamente per mettere fine a questa amministrazione comunale servirebbe la maggioranza in blocco, dunque 17 consiglieri dovrebbero dimettersi. “Se molti consiglieri comunali si dimettessero il sindaco non potrebbe restare indifferenti. Sarebbe un segnale politico importante che non potrebbe fare a meno di ascoltare” ha concluso Gianmichele Bosco.
Redazione Calabria 7