di Gabriella Passariello- Con 14 condanne e due assoluzioni si chiude il processo di secondo grado per 16 imputati coinvolti nell’operazione “Passo di Salto”. Un’inchiesta che ha consentito alla Dda di Catanzaro di scoperchiare una vera e propria holding dello spaccio di droga suddivisa in tre livelli, tra fornitori, grossisti e spacciatori al minuto, vantando un sostanziale monopolio del business di sostanze stupefacenti nella città di Catanzaro e nei centri del litorale jonico. Una holding capace di stringere legami forti con potenti famiglie di ‘ndrangheta della Locride e del Crotonese per assicurarsi i canali di approvvigionamento della droga. La Corte di appello di Catanzaro, presidente Maria Rosaria Di Girolamo, a latere Assunta Maiore e Pietro Scuteri, hanno inflitto pene comprese tra i sette e un anno di reclusione per un totale di oltre 100 anni di reclusione.
Le condanne e le richieste di pena
Le condanne e le richieste di pena
In particolare la Corte di appello ha inflitto a Luigi Attinà, alias Lillo, 7 anni, 1 mese e 6 giorni di reclusione (il pg ha chiesto 7 anni); Fabio Di Marino, 7 anni di reclusione (il pg ha chiesto 6 anni e 10 mesi); Domenico Falcone, 9 anni, 2 mesi e 12 giorni di reclusione (il pg ha invocato 14 anni e 2 mesi); Rosario Salvatore Fera, 7 anni, 6 mesi e 6 giorni di reclusione (il pg ha invocato 8 anni e due mesi); Alessandro Granato, alias Bambolino, 7 anni di reclusione (il pg ha chiesto 6 anni e 10 mesi); Leye Kane, alias Marco il Nero, 8 anni, 11 mesi e 14 giorni di reclusione (il pg ha invocato 8 anni e 4 mesi); Vincenzo Procopio, 7 anni, 1 mese e 20 giorni di reclusione (il pg ha chiesto 7 anni e 2 mesi); Ignazio Catalano, 9 anni, 11 mesi e 24 giorni di reclusione, (il pg in aula ha chiesto 14 anni e 8 mesi); Sebastiano Pelle, alias Pallina, 8 anni, 1 mese e 10 giorni di reclusione (il pg ha chiesto 7 anni e 6 mesi); Sebastiano Donnemma, 4 anni, 5 mesi ,10 giorni e 17.667,00 euro di multa (il pg in aula ha chiesto 7 anni e 4 mesi); Davide Voci, 4 anni, 1 mese e 22 giorni di reclusione (il pg ha invocato 7 anni e 2 mesi); Alex Frongia, 8 anni, 1 mese e 3 giorni di reclusione, (il pg in aula ha chiesto 8 anni e 8 mesi); per il collaboratore di giustizia Santo Mirarchi, 9 anni di reclusione, (il pg in aula aveva invocato 6 anni e 8 mesi); 1 anno, 8 mesi, 26 giorni di reclusione e 4.200 euro di multa per Giuseppe Manuel Gesualdo, rispetto al quale il pg in aula ha invocato 2 anni di reclusione.
Le assoluzioni
I giudici di secondo grado hanno invece assolto per non aver commesso il fatto Francesco Pizzata, alias Zio Ciccio, (il pg in aula ha chiesto 6 anni e 10 mesi) e Anthony Fiorentino, (il pg ha chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione).
L’operazione “Passo di Salto”, condotta da Carabinieri e Polizia, ha portato il 20 febbraio 2018, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda nei confronti di 48 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, estorsione, produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. In carcere, all’epoca dei fatti, sono finiti venti indagati mentre agli arresti domiciliari ne sono stati sottoposti ventotto dei 52 indagati complessivi (mentre in quattro sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel Comune di residenza).
Il collegio difensivo
Sono impegnati nel processo, tra gli altri, gli avvocati Nicola Tavano, Salvatore Staiano, Stefano Nimpo, Mary Aiello, Alessandro Guerriero e Emanuele Papaleo.
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