“Con gli ex della retrocessione fanno sempre così. E quando c’è il mio nome divento il capro espiatorio. Non sono mai sceso a compromessi, il motivo è solo questo. Anche a Perugia: ho fatto 19 gol, siamo retrocessi e se la sono presa soltanto con me”. L’attaccante del Catanzaro Pietro Iemmello esordisce così in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, dopo quando accaduto a Foggia, dove il giallorosso è stato vittima di un’aggressione (LEGGI QUI).
“Foggia è una grande tifoseria, ma con tanti difetti”
“Foggia è una grande tifoseria, ma con tanti difetti”
Iemmello prosegue: “Devo ringraziare i compagni per come mi sono stati vicini, in campo e fuori. Negli ultimi 30 anni a Foggia nessuno ha segnato quanto me. Ho fatto rinunce come quella di Lanciano, ho dimostrato di tenerci, è la piazza che mi ha lanciato e avevo nel cuore. Foggia è una grande tifoseria, ma con tanti difetti”.
“Quanto accaduto figlio del degrado e della maleducazione”
Secondo l’attaccante giallorosso “chi è entrato in campo è stato un caso isolato, credo, figlio del degrado e della maleducazione che in città ci sono ancora. Io con cattive frequentazioni a Foggia? No, mai. Domenica sera alcuni tifosi sono venuti a salutarmi in hotel. Avevo tanti contatti, non con la malavita. Se dovessi tornare a giocare contro il Foggia? Di certo non mi darò malato, non ho paura, ci tornerò”.
(Foto tratta dalla pagina Facebook U.S. Catanzaro 1929)