Fondi Infrastrutture, Granato: “Occasione per Sud ma attenzione ai ritardi progettuali”

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“La maggior parte delle infrastrutture indispensabili al Meridione per rilanciare lo sviluppo dei territori è in uno stato di progettazione estremamente arretrato, per cui è fondamentale che si individuino il più rapidamente possibile misure efficaci per accelerare gli iter progettuali e autorizzatori indispensabili a rendere disponibili nell’immediato quelle risorse per il Mezzogiorno”. È quanto afferma la senatrice Bianca Laura Granato (M5S) intervenendo oggi in aula nella discussione sulla relazione delle Commissioni Bilancio e Politiche Ue per le proposta di linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

“Quella di poter usufruire di quasi 209 miliardi di prestiti di cui 80 a fondo perduto – spiega la senatrice Granato – è una occasione irripetibile che ci offre l’Europa. L’Italia è il Paese che ha beneficiato della quota più alta. Se il criterio fosse stato soltanto quello della popolazione, l’Italia avrebbe ricevuto soltanto 97,5 miliardi di euro, ovvero meno della metà. La quota restante (111.5 miliardi di euro) è stato attribuita all’Italia perché il Mezzogiorno ha un reddito pro-capite medio di 17mila euro rispetto ai 33mila del Centro-Nord, e un tasso di disoccupazione del 17% rispetto al 7,6% del Centro-Nord”.

“Quella di poter usufruire di quasi 209 miliardi di prestiti di cui 80 a fondo perduto – spiega la senatrice Granato – è una occasione irripetibile che ci offre l’Europa. L’Italia è il Paese che ha beneficiato della quota più alta. Se il criterio fosse stato soltanto quello della popolazione, l’Italia avrebbe ricevuto soltanto 97,5 miliardi di euro, ovvero meno della metà. La quota restante (111.5 miliardi di euro) è stato attribuita all’Italia perché il Mezzogiorno ha un reddito pro-capite medio di 17mila euro rispetto ai 33mila del Centro-Nord, e un tasso di disoccupazione del 17% rispetto al 7,6% del Centro-Nord”.

È indispensabile, quindi, che “si intervenga per il Sud – spiega ancora la senatrice M5S – con particolare riguardo a quei comparti che soffrono di una condizione di netto svantaggio, nello specifico: alle infrastrutture destinate alla mobilità, alla sanità pubblica, all’edilizia scolastica, agli atenei universitari. Le proposte individuate prevedono il rafforzamento delle politiche per l’inclusione scolastica ed il contrasto ad abbandono e dispersione, attraverso strumenti di supporto a disabilità e fragilità”.

“Il personale scolastico – continua – è quello peggio retribuito ed incentivato della Pubblica Amministrazione, quello più anziano e precario. Ragion per cui occorre investire in una formazione in servizio del personale docente e amministrativo che sia retribuita e nel potenziamento e nell’incremento e nello sviluppo delle attività laboratoriali degli istituti tecnici e professionali. Occorre, inoltre, un forte investimento per migliorare la didattica delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics), in cui l’Italia registra il più alto gap formativo rispetto agli altri Paesi europei”.

“Per l’inclusione e contro la dispersione scolastica e le povertà educative – continua ancora la senatrice Granato – sono necessarie, altresì, ulteriori interventi, in particolare: all’aumento dell’organico di diritto sul sostegno (questione non più rinviabile); alla riduzione del numero degli alunni per classe; al potenziamento dell’offerta pubblica nel segmento 0-6 anni, attraverso l’adozione di un piano di edilizia scolastica per la realizzazione di Poli statali per l’infanzia; all’integrazione dell’offerta formativa nella scuola primaria attraverso l’inserimento di percorsi musicali e coreutici nel tempo pieno, nonché all’introduzione del docente specializzato di scienze motorie”.

“Di importanza strategica – spiega ancora – risultano gli investimenti nelle infrastrutture scolastiche e universitarie, in chiave di efficientamento energetico, antisismico e di ammodernamento tecnologico; lo sviluppo e alla diffusione della ricerca e sviluppo in campo ambientale, così come in campo medico è necessario introdurre misure atte a superare l’imbuto formativo tra il corso di laurea in medicina e le scuole di specializzazione, ricalibrare il numero chiuso nelle facoltà ad accesso programmato, specialmente scientifiche. In tema di cultura, ancora, bisogna rilanciare il concetto di ‘cultura diffusa’ come chiave di sviluppo per il nostro Paese, rafforzando il legame tra la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e la tutela ambientale nell’ambito di un nuovo sviluppo sostenibile. Tra gli altri punti approfonditi: il sostegno ai lavoratori del mondo dello spettacolo, tra i più penalizzati dal covid 19, e l’investimento di risorse per la riqualificazione e la realizzazione di impianti sportivi anche a servizio delle scuole ma aperti alla comunità territoriale, soprattutto nelle periferie urbane, così da promuovere inclusione sociale”.

“Realizzare questo ambizioso programma – conclude la senatrice Granato – di riforme attraverso le straordinarie risorse che a breve avremo a disposizione, significherà avviare il nostro Paese verso un percorso di crescita e rilancio che, a causa delle restrizioni delle politiche di austerità e del fiscal compact, fino ad oggi sembrava esserci definitivamente precluso. Una criticità, dunque, trasformata in una grande opportunità”.

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