Fondi Por Calabria, sono ben 3 miliardi e 700mila euro le risorse da spendere

"L'obiettivo per le Regioni non è solo quello di spendere le risorse, ma di impiegarle in modo corretto. Troppo spesso questo non è avvenuto"

Fondi comunitari programma regionale 2021/27. È stato questo l’oggetto dell’evento organizzato dal Pd e svoltosi ieri pomeriggio nella sede vibonese della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Il programma operativo che ha ottenuto il via libera della Commissione europea adesso sarà sottoposto ad altri passaggi regolarmente previsti: Giunta regionale, costituzione ufficiale del partenariato già previsto per il 24 novembre, Consiglio regionale. Le risorse previste di oltre 3,7 miliardi (compreso il “Poc”), se saranno utilizzate proficuamente e in modo organico con le altre risorse disponibili, potranno garantire risposte concrete sia al deficit di sviluppo produttivo, sia al deficit di diritti di cittadinanza. Un evento voluto dal consigliere regionale Raffaele Mammoliti alla presenza del neo presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo; di Damiano Silipo docente Unical che ha svolto la relazione introduttiva e della vice presidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, nonché del senatore Pd, Nicola Irto.

“L’occupazione di qualità con chi la facciamo se i nostri giovani si laureano fuori?”

“L’occupazione di qualità con chi la facciamo se i nostri giovani si laureano fuori?”

A fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente Falbo rilevando come priorità della Camera di commercio è l’unità dei territori in quanto la “tripartizione del passato non hai aiutato alcuna delle tre province di Vibo, Catanzaro e Crotone. Questa è un’unica e grande realtà, solo così si potrà dare un’idea e modelli vincenti di sviluppo. Unità che vada di pari passo alla dignità dei territori stessi, e per questo dobbiamo essere bravi a mettere da parte ogni velleità campanilistica”. Falbo si è poi soffermato sull’importanza della digitalizzazione che però “resta fine a se stessa se non c’è una utenza in grado di recepirla”, e sulla viabilità che “è fattore fondamentale per lo sviluppo: non siamo riusciti a comprendere che il sistema della viabilità e della mobilità avrebbe potuto fare la differenza”, per poi rilevare come in Calabria, oggi, risiedano circa 1,5 milioni di persone: “L’occupazione di qualità con chi la facciamo se i nostri giovani si laureano fuori?”; e allora in tutto questo “la Camera di commercio farà la propria parte, saremo a disposizione del territorio, delle aziende, ma soprattutto di un progetto vincente”.

“La Calabria alla fine del 2021 ha speso solo la metà delle risorse disponibili”

Articolata la relazione del docente Silipo sui Por nella quale è emerso che quello precedente 2014-2020 è stato “poco realistico e poco efficace”, evidenziando che la “Calabria alla fine del 2021 ha speso il 50% delle risorse disponibili; per l’inclusione sociale, ad esempio, in una regione povera come la nostra, solo 10% dei fondi disponibili; per la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale si sale al 38%”. Con questi e altri numeri, la regione “si allontana non solo dal resto d’Italia ma addirittura anche dal resto del mezzogiorno”. Il Por 2021-2027 punta ad avere una “Calabria più intelligente, più verde, più connessa, più sociale e più vicina ai cittadini” tuttavia al suo interno “sono stati ignorati temi importanti: la capacità amministrativa dei politici rispetto all’implementazione del Por stesso e il controllo ex ante; l’aumento della capacità amministrativa dei comuni e degli organismi intermedi e, in ultimo ma non certo meno importante non vi sono incentivi e disincentivi per la burocrazia e i politici regionali al fine di impedire che una fetta consistente dei finanziamenti vada ad accrescere la ricchezza e il potere della mafia; e non vi è neanche una indicazione su come rendere produttivi i beni confiscati alla criminalità organizzata”.

Vigilare sui fondi Por e Pnrr

In conclusione, secondo Silipo, se si vuole impedire che il Por 2021-2027 abbia la stessa efficacia di quelli del passato, l’azione politica del Pd e del centrosinistra calabrese dovrebbe concentrarsi su un’azione politica volta a: pretendere che la Giunta regionale definisca in quali settori e territori intende allocare i fondi del Por e del Pnrr, individuando tempi e modalità di gestione delle risorse disponibili e creare un meccanismo tecnico di controllo ex ante ed in itinere della spesa da parte del Consiglio e quindi impedire che le risorse rimangano inutilizzate. Infine serve costruire, attraverso il coinvolgimento delle forze produttive, un’idea di sviluppo per questa regione, che impedisca nel giro di qualche decennio la deserticazione dell’ambiente naturale e produttivo della Calabria”.

Por Calabria, 3,7 miliardi di euro

A seguire il consigliere regionale Mammoliti per il quale “l’attenzione politica del Pd sul Por è massima perché esso prevede 3,7 miliardi di euro per la Calabria e siccome nel corso di questi anni i piani sono stati redatti ma le ricadute sul territorio non si sono avute, pensiamo che con questi fondi e quelli del Pnrr, più quelle residue del Por precedente vi sia la possibilità, ovviamente in caso di corretto utilizzo, di migliorare sensibilmente le condizioni di vita e di lavoro dei calabresi. In passato i finanziamenti non sono stati spesi e spesso li abbiamo visti tornare indietro e questo perché si è inceppato il meccanismo. Per meglio dire, dal punto di vista amministrativo né i Comuni ma nemmeno la Regione molte volte sono stati nelle condizioni di spendere in tempo utile né in maniera proficua né adeguata. Siccome nel regolamento europeo ci sono delle regole rigorose si rischia la perdita dei fondi se non si rispettano ed ecco perché abbiamo chiesto di destinare una quantità cospicua di risorse per operare un rafforzamento amministrativo, quindi assunzione di personale che ridurre sensibilmente le tempistiche. Non possiamo però spendere soldi senza avere una visione strategica della Calabria e questo Piano manca di anima politica”.

“Obiettivo non è spendere, ma impiegare le risorse in modo corretto”

“Ci troviamo di fronte ad un centrodestra che si contraddice e che si tradisce poiché si era presentato alle elezioni come nazionalista e porta avanti, invece, un disegno secessionista”, ha rilevato poi Pina Picierno, aggiungendo: “Un disegno che troverà il Partito Democratico pronto a fare opposizione a partire dal Mezzogiorno, che ha tanto da perdere su questi temi”. Per la vicepresidente del parlamento europeo “l’obiettivo per le Regioni non è solo quello di spendere le risorse del Por e del Pnrr, ma di impiegarle in modo corretto. Il fatto è che troppo spesso questo non è avvenuto. La nostra scommessa è quella di provare ad immaginare uno sviluppo possibile per la Calabria e per tutto il Mezzogiorno. E questo si ottiene se si ha una classe dirigente capace. Staremo a vedere – ha detto ancora Picierno – se il presidente della Regione Calabria, Occhiuto, sarà all’altezza di questa sfida, anche se mi sembra più impantanato in dinamiche romane anziché stare attento a come spendere i fondi di coesione disponibili per questo territorio”. (f.p.)

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