Non hanno convinto affatto le assoluzioni sentenziate l’8 novembre 2022 dal Tribunale collegiale di Catanzaro per tre imputatiti coinvolti nell’inchiesta sugli oltre 95 mila euro di fondi pubblici, destinati alla promozione turistica della Regione Calabria e spesi invece per finalità di sponsorizzazione politica, nell’ambito di un talk show “Hdrà Talk”- I dialoghi di Paolo Mieli” inserito a margine della manifestazione culturale “Il festival dei due Mondi” di Spoleto. Il sostituto procuratore Graziella Viscomi, con il coordinamento del procuratore capo Nicola Gratteri, ha proposto ricorso in appello contro la decisione dei giudici di scagionare dall’accusa di peculato l’ex governatore della Calabria Mario Oliverio, l’allora deputato del Pd Ferdinando Aiello e Mario Luchetti, presidente del Cda di Hdrà spa, società con sede a Roma, operante nel settore della comunicazione e dell’organizzazione di eventi. Assoluzioni ancor più clamorose se si considera che per gli stessi fatti la Corte dei conti ha condannato per danno erariale Oliverio al risarcimento in solido con l’imprenditore Luchetti e una ex dirigente del Dipartimento Turismo della Regione Calabria per un importo di circa centomila euro (LEGGI). E se è vero che il processo penale e quello contabile viaggiano su strade parallele e indipendenti, è anche vero che non può sottacersi in questo caso un denominatore comune tra l’inchiesta della Procura di Catanzaro e la mazzata inflitta dalla Corte dei conti: l’evento non ha promosso l’immagine della Calabria e i soldi pubblici sono serviti per altro.
“L’istigatore e il beneficiario dei fondi distratti”
“L’istigatore e il beneficiario dei fondi distratti”
Per la Procura, Aiello, considerato dalla Procura “l’istigatore e determinatore della condotta nonché in parte beneficiario dei fondi distratti”, avrebbe messo in contatto Oliverio con la Hdrà. L’allora governatore della Calabria avrebbe proposto l’adozione della delibera numero 244 del 14 giugno 2018 con la quale, era stata approvata una rimodulazione del Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile, per effetto della quale “veniva inserita, fra le attività finanziate, la partecipazione della Regione Calabria alla manifestazione “Festival dei Due mondi in programma a Spoleto”, pur essendo fuorviante, per il pm titolare del fascicolo, il riferimento alla kermesse internazionale (visto che si trattava di un diverso format giornalistico) e la finalità sottesa. Luchetti, pur consapevole, per la Procura, che la Regione non avrebbe partecipato al Festival dei Due Mari di Spoleto, si sarebbe impegnato comunque in cambio del contributo in danaro. Inoltre con nota del 26 giugno 2018 protocollata al Siar regionale “artatamente-scrive la Procura- usa la dicitura Festival dei Due mondi- incontro di Paolo Mieli”, per richiedere un’anticipazione del 50 % della somma richiesta, laddove si trattava di due manifestazioni diverse”.
Risorse pubbliche per fini personali
Secondo le ipotesi accusatorie, in realtà, l’evento finanziato era un format giornalistico svoltosi a margine del festival spoletino, nel cui contesto non venivano promosse le attività turistiche regionali, bensì si sarebbero realizzate le interviste tipiche di un talk show. I fondi pubblici sarebbero stati impiegati per finanziare la materiale organizzazione dell’evento giornalistico, inclusa l’ospitalità in alberghi e cena di gala di personalità del giornalismo e dello spettacolo, intervistate nel corso della manifestazione. I risultati delle indagini avrebbero consentito di ipotizzare che dietro l’uso del denaro pubblico per finalità di promozione turistica, si nascondesse il vero obiettivo, quello di usufruire dei fondi al solo fine di promuovere il personaggio politico di Oliverio.
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