di Martina Gareri – “Io e Matthew abbiamo creato questo spettacolo durante la pandemia, io ero in Spagna mentre lui ad Amsterdam e invece di deprimerci abbiamo deciso di creare, è stato l’ossigeno che abbiamo respirato e ci ha aiutati a sognare che un giorno il futuro sarà migliore”. Ad affermarlo è Lucia Lacarra, una delle più importanti ballerine al mondo, vincitrice del premio Nijinsky come migliore ballerina del mondo del decennio, che regalerà al Teatro Politeama di Catanzaro, sabato 8 ottobre alle 21:00, uno spettacolo imperdibile: “Forlandia”, una prima nazionale e unica data in Italia.
Un nuovo modo di sognare
“Forlandia ha rappresentato per noi un nuovo modo di sognare e credere in un mondo migliore di quello che avevamo – ha detto Lacarra – in questo spettacolo abbiamo deciso di usare l’arte visuale, il cinema, perché abbiamo bisogno d’aiuto per raccontare un sentimento, il feeling e il film ci aiuta a fare sentire alla gente la necessità di andare fuori, di ballare, di ritrovarsi. È uno spettacolo pieno di emozioni che va dall’immagine di un teatro chiuso, vuoto, senza niente fino a ritrovarsi finalmente nei boschi, sulla spiaggia, liberi”.
“Io voglio essere una ballerina!”
“Non so come è nata la mia passione per la danza – ha dichiarato la ballerina – sono nata ballando, fin da quando avevo tre anni dicevo “Io voglio essere una ballerina!”, non dicevo mi piace ballare o mi piace la danza, io ero sicura che sarei diventata una ballerina di classico. Stavo in un posto davvero piccolo in Spagna, di 10 000 abitanti e non avevamo neanche una scuola di danza, ho dovuto aspettare fino a 9 anni per cominciare a danzare. La mia è stata una vocazione, era in me, non avevamo il balletto in tv e neanche mia madre sa spiegarsi come sia nata questa mia passione, era già nel mio sangue. La danza è la mia vita, tutte le scelte che ho fatto sono state fatte per crescere, trovarmi, capire chi sono e per farlo ho viaggiato tanto, conoscendo nuove scuole, coreografi e nuovi modi di ballare perché c’è sempre da imparare”.