Nota stampa di Raffaello Caruso, unico media catanzarese accreditato per assistere alla tappa della Formula E tenutasi a Roma.
“La Formula E, campionato mondiale di monoposto elettriche all’attivo da cinque anni, è giunta alla sua seconda edizione sulle strade cittadine dell’EUR a Roma.
“La Formula E, campionato mondiale di monoposto elettriche all’attivo da cinque anni, è giunta alla sua seconda edizione sulle strade cittadine dell’EUR a Roma.
La caratteristica principale della Formula E è proprio quella di girare tra le bellezze del centro città, modificando e convertendo una strada usata per il traffico dei mezzi durante tutti i giorni, in una vera e propria pista da corsa! Questo è il metodo più efficace, secondo Alejandro Agag CEO dell’ ABB Formula E, di sensibilizzare le persone al mondo dell’Electric Automotive, che inizia a prendere sempre più piede nelle nostre vite.
Nei giorni del 12 e 13 Aprile, ho presenziato personalmente all’evento come media accreditato vivendo l’esperienza all’interno del circuito e della pit-lane! Il mondo dell’elettrico, come ho potuto notare, si impone sempre di più nelle nostre vite ed eventi come questo – che ti permettono di tastare con mano queste nuove tecnologie – hanno il compito di aiutare a comprendere al meglio ed accettare l’innovazione, anche se a volte un radicale e netto cambiamento può far paura. Storcere il naso ed imporsi a delle tecnologie che aiuteranno il pianeta non serve.
Parlando con piloti del calibro di Felipe Massa o Sebastien Buemi, mi hanno dichiarato che il mondo dell’elettrico è il futuro soprattutto nel mondo delle corse.”Seguo questa competizione da diversi anni, mi è sempre piaciuta vederla in TV ed ho sempre pensato fosse divertente. Essere qui è stata la scelta giusta da fare e mi diverto molto guidare queste auto”. Con queste parole Felipe Massa mi ha fatto capire quanto la Formula E possa essere un campionato da non sottovalutare, capace di sorprendere anche un pilota che ha corso per molti anni in Formula 1.
Dopo aver vissuto al meglio l’evento, ammirando i bolidi elettrici sfrecciare per le strade dell’EUR e darsi battaglia, da buon calabrese una domanda sorge spontanea: “Il mondo del motorsport elettrico potrà mai arrivare un giorno anche in Calabria?” E’ una questione abbastanza importante, che purtroppo non vede ancora un terreno fertile nella nostra amata, dolce e selvaggia terra. Mi viene da citare il titolo del romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi. I più arguti capiranno dove voglio andare a parare con questa citazione, ma spiegherò comunque il mio pensiero.
Il progresso tecnologico non è mai stato una nostra prerogativa, e ci siamo sempre cullati su problemi meno importanti che comunque non hanno mai avuto il risvolto sperato. Città quali Catanzaro, Crotone o Vibo Valentia rimangono ancora ad essere città denominate “vecchie” che non si evolvono e non rimangono al passo coi tempi. Qui ora andremmo un attimo fuori tema, parlando di Città Vecchia e resistenza urbana, citando anche le teorie del geografo ed antropologo britannico David Harvey.
Ma se ad animare la città è il popolo, è proprio da esso che bisogna partire per poter ottenere i primi notevoli risultati. Ora come ora, mi sento di dire che non siamo pronti per un cambiamento del genere, poiché non abbiamo le basi e nessuna persona sana di mente, inizierebbe a costruire una casa senza aver prima costruito delle solide e robuste fondamenta, che sono proprio quelle che al momento ci mancano”.
Redazione Calabria 7